Libero Bovio – Uomini & Donne
La libertà, dacché mondo è mondo, non è servita che a creare delle donne libere.
La libertà, dacché mondo è mondo, non è servita che a creare delle donne libere.
La donna: amorevole creatura d’infinita bellezza.
Ho avuto una volta una donna amata per un mese e da quando in quando dal frequentarla ho ricavato un bacio, uno sguardo e una notte d’amore. E se mi ricordo bene, i dolori di un amore senza speranza, la paura, le esitazioni e le notti insonni erano assai più belli di quelle piccole fortune e successi.
I nostri percorsi, secondo delle parallele convergenti in un punto dell’infinito, ci hanno condotti l’una nella vita dell’altro. Le stesse parallele non più convergenti ci portano in punti non definiti. Verso l’ignoto basta che non sia un buco nero.
Se le porte della percezione venissero sgombratetutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito.
Le belle, più che le brutte, hanno talvolta il cipiglio feroce.
L’uomo è relativo; egli deve venerare la donna e rispettarla, perché è lei che fa l’uomo, che gli dà piacere, e che di generazione in generazione ha fatto sprigionare da lui, sotto la spinta dell’eterno desiderio, quei lampi di fuoco che noi chiamiamo arti o civiltà. Così ella crea il creatore, e non vi è nulla di più grande.