Lina Sotis – Comportamento
Cosa non fare mai: dire “fine” o “distinto” per definire una persona. Si capisce subito che chi parla non è né fine né distinto.
Cosa non fare mai: dire “fine” o “distinto” per definire una persona. Si capisce subito che chi parla non è né fine né distinto.
Il Logos non parla solo attraverso l’intelligenza, la bocca e il cuore degli esseri umani, ma anche attraverso i linguaggi della creazione.
Viviamo nella falsità, del doppio gioco, nel costumismo. Ogni persona è pronta a fare di te e delle tue verità qualcosa di pubblico, quando tu, quale povera ingenua, hai dato loro tutta la tua fiducia. La cosa preoccupante è che proprio su questo si basano i rapporti con le persone, dalla più semplice amicizia al più passionale degli amori, sulla fiducia. Se manca, non si può andare da nessuna parte. Inutile dire che ci sono anche le eccezioni, ma sono davvero poche. Piuttosto ho notato come si tenda sempre più ad essere “alternativi”, anche su questo punto di vista, pressoché inutile e vergognoso. Si, vergognoso. Perché non è concepibile essere così falsi e ipocriti! Non è possibile avere questo irrefrenabile desiderio di tradire la fiducia di qualcuno, e provarne appagamento! Tutto ciò che ho visto e sentito mi è bastato e mi ha fatto appurare una cosa. Le decisioni che prendiamo, spesso, sono sbagliate. Non si può prevedere cosa succederà a quelle persone, ma si può cambiare ancor prima che accada. Come? Facendo il loro stesso gioco.
Ci sono persone che dovremmo evitare sin dall’inizio, e invece sono quelle a cui ci leghiamo di più. Le conseguenze non possono essere altro che disastrose.
Il prepotente usa violenza al debole; dinnanzi a chi è armato di grinta scappa.
Avevo imparato a fregarmene di tutto, anche di me stessa.
Il contadino, anche se nel corso della vita, temporaneamente, si adegua ai modi più raffinati…