Linda Effe – Ricordi
Fare la valigia sarebbe un po’ come lasciare i ricordi qui, in solitudine: quelli, nel trolley non entrano. Nemmeno se ci metto una pietra sopra.
Fare la valigia sarebbe un po’ come lasciare i ricordi qui, in solitudine: quelli, nel trolley non entrano. Nemmeno se ci metto una pietra sopra.
Non sono le nuvole che velano il cielo, o la timida aria fresca che piacevolmente punge la nostra pelle ancora segnata delle calde giornate estive. Non sono le giornate spensierate, ormai sostituite dalla quotidianità densa del nostro vivere o il sole che gioca e ci illude. È l’odore della pioggia che impregna col suo gusto malinconico il mio stato vitale che solo i bei ricordi possono coprire con i loro profumi.
Meglio vivere brevi ricordi che lunghe illusioni.
Ricordi… una parola molto lontana dal presente.
Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere un bambino.
Il ricordo: “l’attimo che accarezza l’istante di un tempo che rimane eterno”.
Ed ogni qual volta apro la finestra del cuore diventi vento che mi respira nei pensieri.