Lisa Di Giovanni – Vita
La cultura apre ogni porta e ci permette di chiuderne altrettante che non ci soddisfano.
La cultura apre ogni porta e ci permette di chiuderne altrettante che non ci soddisfano.
La fine non è mai indolore, ma senza quell’inesorabile attimo di dolore non puoi immergerti in un possibile futuro.
Cammino a testa alta tra le dicerie della gente, tra chi si chiede continuamente come faccio a vivere, tra chi non fa altro che chiedermi come farò? Io dico: io vivo e tu che fai per me? Oltre che a parlare e a farmi domande stupide e ovvie? A giudicare siamo tutti bravi, è vivere che fa la differenza!
Chi mostra l’anima non finge, è sé stesso, sempre.
Cerchiamo di vivere la vita con semplicità, perché molte volte siamo noi a renderla complicata.
Saper vivere è non aspettare il domani.
Vago, perso e misero, ricercatore di semplici aspetti ormai svaniti. Ricerca disperata la mia, vorrei un senso, vorrei vedere attraverso questo esistere, i volti… attraverso i quali sguardi riluce la semplicità di un’azione, che magari non ha motivazione di estraniarsi dal bene. Ricerco il mio essere uomo tra questi cocci di speranze, trovando solo maschere che in questa vita illusoria si affinano in anime che credono il loro agire sia giusto, eppure, il contorno, parla solo e in ogni occasione dell’Amore. Lo narra l’uccelletto che dinanzi all’alba gli dedica il suo melodioso canto, come il proclamare della rinascita in tutte le forme viventi, il loro moto è l’amore… non hanno pigrizie, il mare mai ferma il suo ondeggiare, mentre il giorno e la notte s’inseguono in un dolce conseguire. Noi in tutto questo che rappresentiamo? Chi siamo noi? Gli esseri eletti di Dio, i proclamatori di che cosa? Non abbiamo più passato, non abbiamo più nome, crediamo ma forse in realtà non siamo mai esistiti, perché in quella fede noi non figuriamo! Perché in Dio più non confidiamo.