Loredana Napoli – Sorriso
Affrontare tutto nella vitaè la chiave per aprire la porta della felicità,affrontare tutto con un sorrisoè il segreto per tenere la porta sempre aperta.
Affrontare tutto nella vitaè la chiave per aprire la porta della felicità,affrontare tutto con un sorrisoè il segreto per tenere la porta sempre aperta.
Chi ti ama davvero, ti deve far sorridere sempre il cuore.
Buongiorno, il sole alto nel cielo regala sorrisi che spero possano splendere anche nei vostri cuori.
Ricorda sempre che basta aprire gli occhi e sorridere solo perché hai visto un nuovo giorno per essere fortunato.
Voglio che la vita contrassegni ogni attimo che passa con un piccolo aiuto, come un dolce e sincero sorriso.
Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso “saltellante” sull’asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po’ stonate. Dall’esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l’ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi.
Sorridere, l’arma che senza parole, arriva dritta al cuore.
Chi ti ama davvero, ti deve far sorridere sempre il cuore.
Buongiorno, il sole alto nel cielo regala sorrisi che spero possano splendere anche nei vostri cuori.
Ricorda sempre che basta aprire gli occhi e sorridere solo perché hai visto un nuovo giorno per essere fortunato.
Voglio che la vita contrassegni ogni attimo che passa con un piccolo aiuto, come un dolce e sincero sorriso.
Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso “saltellante” sull’asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po’ stonate. Dall’esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l’ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi.
Sorridere, l’arma che senza parole, arriva dritta al cuore.
Chi ti ama davvero, ti deve far sorridere sempre il cuore.
Buongiorno, il sole alto nel cielo regala sorrisi che spero possano splendere anche nei vostri cuori.
Ricorda sempre che basta aprire gli occhi e sorridere solo perché hai visto un nuovo giorno per essere fortunato.
Voglio che la vita contrassegni ogni attimo che passa con un piccolo aiuto, come un dolce e sincero sorriso.
Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso “saltellante” sull’asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po’ stonate. Dall’esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l’ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi.
Sorridere, l’arma che senza parole, arriva dritta al cuore.