Lorena Cangiano – Figli e bambini
Conosco una persona molto saggia: mia madre! Spero tanto un giorno di diventare come lei per poter trasmettere ai miei figli l’amore e i valori con i quali costruire le fondamenta di un palazzo indistruttibile!
Conosco una persona molto saggia: mia madre! Spero tanto un giorno di diventare come lei per poter trasmettere ai miei figli l’amore e i valori con i quali costruire le fondamenta di un palazzo indistruttibile!
Son passati anni dal momento in cui tu, figlia mia, donasti una rosa al tuo papà. Eri così piccolina e già tanto sensibile. Coltivavo rose e tu ne adoravi i momenti. Ascoltando in silenzio. Folleggiavi, ammaliata dal nostro piccolo giardino incantato. Ne è trascorso di tempo e la tua rosa donata vive ancora nel mio cuore; regna nella mia stanza. Nulla è paragonabile al suo valore, poiché è stata colta con le tue piccole mani. Perché è stata regalata da te… bambina mia.
Essere padre è un mestiere difficile, fortunatamente le madri sanno farlo.
Sei andato a scuola e ti hanno detto “siedi al tuo posto”, e già lì hai smesso di credere che il tuo posto sia dappertutto.
Crescere è un gioco. Vince chi rimane bambino.
Le chiamano mamme: ma sono molto di più. Loro sono l’appoggio, il dolce caldo rifugio. Sono donne ma non solo donne, sanno essere uomo, coraggio, forza e determinazione. Le chiamano mamme, ma dietro questo nome si celano milioni di piccole e grandi qualità. Hanno sempre quella forza indescrivibile, hanno sorrisi anche dietro alle lacrime. Restano in piedi anche dopo notti insonne. Restano sempre per amore restano anche dove c’è poco da prendere ma tanto da dare. Le chiamano mamme e io sono una di loro. Io sono tra quelle donne che nella vita hanno provato la gioia di guidare i passi della parte più bella di se: un figlio!
Le mamme sono così, comprendono, perché i loro occhi leggono dentro quelli dei loro figli.