Lorenzo Costa – Stati d’Animo
Godo di una piacevole solitudine che nessuno potrà mai comprendere.
Godo di una piacevole solitudine che nessuno potrà mai comprendere.
Sono una donna che sostiene la vita, come la vita sostiene me. Sono Una che; non ha troppi peli sulla lingua, e garbatamente “è ovvio” ti dice le cose in faccia. Perché penso che sparlare dietro sia un gesto di pura vigliaccheria e dato che questi gesti non mi sono mai piaciuti, preferisco essere odiata al momento, “che bestemmiata per tutta la vita”. Le mie giornate si compongono di parole, mille e mille ancora. Che vuoi che sia? Sono fatta così! Perché Sono una donna che ama la vita “io” e per questo ho rispetto di chi la ama altrettanto come me!
Cos’è l’infinito? È quello spazio che tu non sai definire è quel la dimensione che unisce ma non divide che quantifica l’amore, che si prova e io paragono a te che mi leggi.
Ci sono momenti in cui ti soffermi a pensare, fai passi indietro per rivivere il passato, ma ti rendi conto che, seppur potessi, non modificheresti nulla di ciò che hai vissuto perché il tuo percorso, il tuo cammino, non sono altro che te stesso. Non c’è passato che rinnego, perché rinnegandolo rifiuterei me stessa.
In ognuno di noi esiste una parte sana, senza nei, pulita e una malata. Basta localizzarle, avere intuito, l’una tenta sull’altra il sopravvento. Sono i globuli rossi e quelli bianchi, in principio in equilibrio perfetto. Entrambi sono guerrieri, combattenti, se uno cade l’altro è in ascesa. È una lotta senza quartiere per la sopravvivenza, non risparmia colpi, porta all’auto distruzione. Si definisce tormento. Per la legge della natura che regola le creature e che è spietata, la murena che sorprende il granchio poco astuto, è preda anch’essa, generandosi altre nascite infinite.
Non amo la “bella vita”, ma la vita. Quella che ti piega, quella che ti spezza, quella che ti sorride, quella che ti sveglia la mattina e ti ricorda che devi lottare. Non scelgo le situazioni di comodo, ho rispetto per me stessa.
Depressione di un anziano:Intuire da chi lo circondache non serve più il suo contributo…