Lorenzo Il Magnifico – Vita
Chi vuol esser lieto sia, del diman non c’è certezza. Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto sia, del diman non c’è certezza. Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia!
La sorprendente semplicità della natura argina ogni terrena controversia: insegna a donare e a donarsi tra processi di fotosintesi clorofilliana, a guardarsi e riconoscersi in distese d’acqua e di cielo, a esser coraggiosi nell’affrontare un fiume in piena, ad aver paura del buio della notte o ad abbracciare la luce del giorno, mentre si distendono i tessuti del cuore e si fluisce tra le emozioni. S’impara ad aver rispetto.
Nella vita serve tutto, servono le gioie per trovare forza, servono gli sbagli per trovare insegnamenti.
Sono molto felice di tutto il mio percorso di vita, ho imparato a camminare con fatica sin dai miei primi passi, a volte cadendo per non far cadere gli altri. Soprattutto sono felice di aver imparato dai miei sbagli, perché ho potuto mettermi di fronte a me stessa per capire chi sono e che il mio cammino non è fatto di gioie e dolori inutili ma di esperienze che segnalano la strada della mia destinazione.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
Se controlli il tuo desiderio, vuole dire che il tuo desiderio è abbastanza debole per essere controllato!
Non è sempre strana la vita, gli estranei al nostro esistere a volte siamo noi, aspettiamo sempre qualcosa che già c’è: la vita!