Lou Reed – Musica
La parte più importante della mia religione è suonare la chitarra.
La parte più importante della mia religione è suonare la chitarra.
Silenti tra note, rimbombano sul pentagramma.I silenzi tra noi: lunghe pause tra amare verità.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Quando ascolti una musica che ti piace molto, senti che ti entra nel cuore e ti accarezza l’anima.
La musica, che – come le altre forme d’arte – non ha confini, schiude vasti orizzonti all’animo che ad essa voglia aprirsi.
In ogni singolo strumento, fosse anche il suono di un cucchiaio, strimpellato con sentimento e accordato con le frequenze del cuore, trovo un modo per non morire, un mondo diverso da raccontare, perché la vita è una musica nuova, che senza saperlo sappiamo suonare.
La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo.
Silenti tra note, rimbombano sul pentagramma.I silenzi tra noi: lunghe pause tra amare verità.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Quando ascolti una musica che ti piace molto, senti che ti entra nel cuore e ti accarezza l’anima.
La musica, che – come le altre forme d’arte – non ha confini, schiude vasti orizzonti all’animo che ad essa voglia aprirsi.
In ogni singolo strumento, fosse anche il suono di un cucchiaio, strimpellato con sentimento e accordato con le frequenze del cuore, trovo un modo per non morire, un mondo diverso da raccontare, perché la vita è una musica nuova, che senza saperlo sappiamo suonare.
La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo.
Silenti tra note, rimbombano sul pentagramma.I silenzi tra noi: lunghe pause tra amare verità.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Quando ascolti una musica che ti piace molto, senti che ti entra nel cuore e ti accarezza l’anima.
La musica, che – come le altre forme d’arte – non ha confini, schiude vasti orizzonti all’animo che ad essa voglia aprirsi.
In ogni singolo strumento, fosse anche il suono di un cucchiaio, strimpellato con sentimento e accordato con le frequenze del cuore, trovo un modo per non morire, un mondo diverso da raccontare, perché la vita è una musica nuova, che senza saperlo sappiamo suonare.
La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo.