Louis-Ferdinand Céline – Libri
Scrivo come posso, quando posso, dove posso. Scrivo in fretta e furia, come ho sempre vissuto.
Scrivo come posso, quando posso, dove posso. Scrivo in fretta e furia, come ho sempre vissuto.
I Libri dalla bella copertina mi incuriosiscono, ma i libri che mi sanno tenere incollato sono esclusivamente quelli dal buon contenuto.
Amo i libri perché non urlano, tacciono e allo stesso tempo dicono molte cose.
Melkor balzò sul tumulo, e con la sua nera spada percosse fino al midollo ambo gli Alberi, li ferì a fondo, e la linfa ne sgorgò quasi fosse sangue, e si sparse sul terreno. Ma ungoliant la succhiò e andando poi di Albero in Albero, accostò il suo nero becco alle loro ferite, fino ad essiccarli affatto, e il veleno di Morte che era dentro di lei penetrò nei loro tessuti, e li imbozzicchì, radici, rami e foglie, ed essi morirono.
Il manganello disegnò un semicerchio, fischiando, e finì dritto sulle labbra di Marchino con uno schiocco secco, tuc!, che gli fece sentire il sapore amaro della plastica prima ancora di quello dolciastro del sangue.
Quando sono con altra gente (mi è venuto in mente stasera, mentre facevo il bagno a mio figlio) – non importa se estranei o molto vicini – c’è un pensiero che non mi abbandona: sanno tutti fare con naturalezza ciò di cui io mi sento assolutamente incapace: mettere radici.
Scrittore è colui che è spettatore in questa vita.