Luana D’Onghia – Filosofia
L’umanità è per me un mare di nebbia.
L’umanità è per me un mare di nebbia.
A volte i miei pensieri mi portano a camminare in una via buia e la paura che mi si trasmette quasi mi blocca e questa via sembra interminabile, ma poi ci sei tu e non so per quale mistero parlando con te un po’ per volta riprendo a camminare.
Dio non può pensarsi se non come l’essere di cui non si può pensare il “maggiore” quindi se niente è maggiore è implicita la sua esistenza.
C’è sempre un motivo per ogni gesto, ogni parola. Basterebbe indossare i panni degli altri per capire meglio “chi” sono gli altri.
Pensieri e parole spesso si discostano tra loro, i primi sono la verità del pensiero, le seconde sono la manipolazione del pensiero.
La critica è la massima espressione dell’intelligenza di un individuo, l’offesa la massima espressione dei suoi limiti.
Un limite è qualcosa d’inesplorato di noi stessi! Un viaggio da compiere, con coraggio, qualcosa di cui non siamo a conoscenza. Gli dei imposero come limite del mondo le colonne d’Ercole, perché non conoscevano altro? O perché, magari avevano paura di scoprirlo? Forse vi chiederete quelli sono oggi le colonne d’Ercole che l’uomo deve superare? Sono le nostre menti che il più delle volte hanno dei parametri già precostituiti! La via può essere paragonata a un grande cubo di rubik con le sue mille sfaccettature, inizialmente può sembrare imperfetto, disordinato e caotico, ma ruotando il cubo pian piano è evidente ogni sfaccettatura, ogni realtà che ha messo in disordine il cubo, ma girando e riguardo ogni colore trova la sua giusta sistemazione dando forma al cubo facendolo tornare in equilibrio in maniera tale potrà spiegare la natura del suo caos iniziale! Questo è il limite umano.