Avevo chiuso fuori la speranza, sentivo freddo, sotto un cielo sconfinato, così buio, ma tutto ciò che vedevo era solo l’apparenza del mio stato d’animo. In fondo, io sapevo che quel gelo si sarebbe sciolto, e allora sotto un abbraccio così glaciale, sentii di nuovo il mio cuore battere forte. Era la speranza accanto ad un sorriso che mi faceva rinascere.
Nel soffio di un vento, la speranza giace in una porta socchiusa tra me e te, che non aspetta altro per spalancarsi!
I giorni non sono mai semplici per come noi vorremmo viverli. Ma se non aspetti il sole quando il cielo è coperto, che speranza puoi avere di far luce su ogni tuo pensiero e se il grigiore insiste, attendi ancora, anche da una lacrima nasce l’arcobaleno basta saper catturare un raggio, e il tuo mondo si inonda di colore.
Con te rivivo i sogni che nascondo ancora qui nel mio cuore, e finché l’alba nasce e il sole muore, la speranza dentro non va mai via.
Lasciate pure che il sole tramonti, ma evitate di far tramontare in voi la speranza.
Danzo sul cadavere ancora caldo del mio passato, macabro rito in onore della dea speranza.
Eppure io trovo la bellezza in ogni cosa, nel legno tagliato, nelle margherite del prato, nell’ape che gironzola qua e là e nella formichina tra l’erba. La trovo poco però nelle persone, per piacermi devono avere molto di più della bellezza, devono essere vere.