Luca Nonini – Vita
Il viaggio più lungo nella vita di un uomo è ciò che porta a tentare di comprendere se stessi.
Il viaggio più lungo nella vita di un uomo è ciò che porta a tentare di comprendere se stessi.
Alcune volte penso, ma “se” e ma “forse”… no, non c’e bisogno di pensare al “se” o al “forse”… le cose accadono e basta.
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza.
Il nostro coraggio dipende dalla nostra fragilità.
La vita è quanto è strana. Una continua ricerca illusoria di qualcosa che nemmeno noi sappiamo. Un continuo sognare di tante cose Che magari ogni tanto diventano realtà, oppure vivono giorno per giorno dentro di noi, rinforzandosi o svanendo. Ma Perché dev’essere tutto tanto difficile nella vita?, perché dall’esterno, osservando con razionalità il mondo ci pare facile trovare le soluzioni, pensieri, sentimenti, paure talmente incomprensibili che ti riempiono la mente, ti confondono. Non si può aspettare e rimanere come attenti osservatrici di un palco vuoto, che presto potrebbe riempirsi di speranze, ma che ora sembra tanto spoglio. Siamo noi a dover scrivere la scenografia, i dialoghi, della nostra la storia, eppure riuscire solo a guardare un copione bianco. Non smettiamo mai di correre verso un traguardo, non smettiamo mai di essere noi stessi, lottiamo sempre per ciò che desideriamo dalla vita, viviamo per la nostra. Vita, amiamo chi ci ama e chi ci odia, sogniamo sempre mete impossibili, regaliamoci in ogni istante di vita eterna e in tutto questo immenso vivere, ricordiamoci che la vita è solo un sogno.
La differenza tra i sogni è la realtà è che quando i primi li insegui senza raggiungerli, mentre la realtà ti insegue e ti raggiunge, in quel caso sopravviviamo. Se invece riusciamo a realizzare i sogni e non ci facciamo coinvolgere e condizionare dalla realtà, in quel caso non sopravviviamo, ma possiamo dire di “vivere” davvero.
Mi piacciono le persone indipendenti, quelle che si sono fatte da sole, portando dentro di loro tempeste e arcobaleni. Mi piacciono le persone che non si aggrappano agli altri, perché sono state troppe le ferite che hanno contato, quelle che hanno imparato a viver di loro, per loro, con loro. A farsi compagnia da sole.