Luca Roveda – Comportamento
Credo che l’errore umano subentri quando inizia a prevalere la sicurezza in se stessi e la routine di un’eventuale azione.
Credo che l’errore umano subentri quando inizia a prevalere la sicurezza in se stessi e la routine di un’eventuale azione.
Ho smesso di correre dietro alle persone. Ora corro più forte nel tentativo di essere…
C’è chi i problemi li evita e chi li risolve. C’è chi li ha e…
Chi dorme non prende pesci, ma quando si sveglia li compra dal pescivendolo.
Dicono che il perdono sia la virtù dei forti. Io invece credo che sia qualità…
Ci avete fatto caso che quelli che vivono per rompere le palle non solo fanno…
Aveva sempre creduto che il loro, fosse un rapporto speciale, magico. Uno di quelli che non puoi etichettare, che quando ti chiedono ‘ma lui chi è? ‘ tu non riesci a rispondere, perché in fondo neanche tu, ne tanto meno lui, sai di cosa si tratta. Il loro era un rapporto usa e getta, ma infinito. Fatto di promesse (infrante, ma questo era sempre una sorpresa nonostante fosse consuetudine), sussurri d’amore, urli d’odio, canzoni dedicate prima di fuggire, canzoni per perdonarsi, canzoni, cazzotti, risate e lacrime. Si dicevano addio, magari non parlavano per giorni, settimane, mesi; ma prima o poi o l’uno o l’altro tornava. E bastava un ciao che tutto riesplodeva. Si riprendeva a parlare assiduamente, rendendosi conto che il tempo passato non aveva allontanato, anzi. E ci si riprometteva che non sarebbe più successo. E poi risuccedeva. Lei ci credeva davvero, che lui era speciale; che lui era come lei. Ma se c’è una cosa che solo ora può capire, è che nessuno sarà mai come lei. Lui non è mai stato come lei, lui era un coglione qualunque che non tornò più; che se tornava era solo per noia. Finzione. Ecco cos’era il loro rapporto. Nient’altro.