Luca Varese – Frasi Sagge
La vita ti propone solo sfide che riuscirai a superare, ma se rifiuti prima ancora di provare rischi di fallire.
La vita ti propone solo sfide che riuscirai a superare, ma se rifiuti prima ancora di provare rischi di fallire.
Il tempo è una primadonna capricciosa che reagisce male quando viene sprecato e l’attimo si fa preda che fugge via veloce! A certi attimi bisogna tendere l’agguato!
Fidarsi per la seconda volta di qualcuno che in passato ti ha distrutto non è facile. Hai due scelte: correre il rischio, o rimpiangere di non averlo fatto.
Quando stai annegando nel mare del dubbio,ascolta le parole di un vecchio,come l’ostrica nella sua dura scorza,trasforma un granello di sabbia in una perla,lui nella sua rugosa vita,ha trasformato ogni esperienza in saggezza.
I veri sentimenti son fatti di pochissime parole. “Ti amo” “ti odio” “ti voglio bene” “ti disprezzo”. I sentimenti puri non hanno parole. “Ssssssh” e un bacio. Uno sguardo pieno di delusione, collera, e gli occhi che lacrimano. Uno sguardo cupo, il voltare le spalle e andar via per dire addio. O il tremolio delle labbra, gli occhi tondi, sbarrati, e la corsa verso quell’intenso abbraccio. I sentimenti, quelli veri, non sono fatti di parole e io diffido da chi ne rivela tante per esprimere emozioni che, in realtà, non hanno loquacità.
Il tesoro della memoria è alimentato da una matematica “spezzata”, perché il suo ammontare è dato da coloro che si sono separati da noi, che abbiamo perduto.
Alla fine quando dico: “c’è un bel venticello che spira lassù” coronazione di un lungo discorso, mentre Nasoabecco sterza tra le curve, nessuno di loro mi risponde, silenzio di tomba, e io giovane Medicostregone sono stato ammonito di tre vecchi Medicistregoni a stare zitto, perché nulla importa, siamo tutti dei Budda Immortali Che Conoscono il Silenzio, perciò m’azzittisco, e cala un lungo silenzio mentre la brava automobile fila via e io vengo trasportato all’altra sponda da Nirmanakaya, Samboghakaya e Dharmakya Budda tutti e tre, in realtà Uno solo col braccio buttato sulla maniglia della portiera destra e il vento che mi soffia in faccia (e per la sensazione-emozione di vedere la Strada dopo mesi fra le rocce) mi godo ogni villetta e albero e prato lungo la via, questo piccolo e grazioso mondo che Dio ha allestito perché noi lo vedessimo e ci viaggiassimo e ci assistessimo come un film all’aperto, lo stesso preciso aspro mondo che ci strozzerà il fiato nel petto e ci stenderà alla fine in tombe insensibili, e da parte nostra neanche un lamento (e meglio così).