Luciano De Rosa – Stati d’Animo
Mi sento come un vaso pieno d acqua, aspettando l ultima goccia che trabocca.
Mi sento come un vaso pieno d acqua, aspettando l ultima goccia che trabocca.
Feriscimi! Se ti aiuta a stare meglio, feriscimi. Quando non si ha forza e maturità per ammettere le proprie colpe, i propri limiti si finisce per accusare gli altri. Si finisce per auto convincersi che non è nostra la colpa di un fallimento, di una cosa che si spezza, di qualcuno che se ne è andato. Feriscimi, ma non cambia il fatto che io saprò ancora camminare forte, decisa e sicura di me e tu resterai solo in compagnia delle tue paure e dei tuoi limiti.
Chiudi gli occhi e sentiti rapito da quel calore che ti possiede, che ti domina in maniera incontrollabile… allora sarai davvero in balia solo del tuo cuore.
Quando esploderà il tuo meglio spero di essere lontano, non voglio essere la tua prima vittima.
La sera, da una certa ora in poi, è così. Un po’ troppo vuota di me, mai abbastanza piena di te.
Tutti vogliono tutto. Tutto diventa scontato, dovuto e ammuffito. Non fai in tempo a dare un dito che ti chiedono un rene. Non fai in tempo a chiedere aiuto che si tagliano le vene. Morti. Se chiedi sono tutti morti. Una città di fantasmi che gridano al mercato con le mani nascoste sotto il lenzuolo a trafficare amore in cambio di sesso e amicizia in cambio di buoni pasto. Ma la vera infelicità qual è? Chiedere e non ricevere oppure dare e non sentirsi mai abbastanza? Ma il problema dove sta? Nel turgido egoismo sempre in tiro o nell’accoglienza vana di un timido altruismo che prende sprangate in viso? Tutti vogliono tutto, tutti vogliono essere felici a discapito della felicità altrui. Questo è il punto. Punto.
Finalmente avevo trovato la persona che non si limitava a farmi compagnia, ma soprattutto era compagna del mio tempo, perché in verità non tutte le compagnie sanno riempire i tuoi desiderati spazi.