Luciano Pacomio – Religione
La Quaresima ci porta soprattutto un dono: la conversione religiosa, cioè il rivolgersi a Dio.
La Quaresima ci porta soprattutto un dono: la conversione religiosa, cioè il rivolgersi a Dio.
Si può avere fede in tante cose: in Dio, negli altri, in se stessi, in un’ideale. Sarà comunque insufficiente. Solo la voce del cuore ti darà sufficienza e saggezza; la preghiera, poi, farà il resto.
Credere in Dio quando la vita ti sorride è facile. È quando smette di sorriderti che i dubbi nascono.
Chi non ha ferite sulla mano può, con quella mano, toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.
Provo a spiegarteli io, amico, questi nostri tempi: Dio ci ha generato e subito dopo abbandonato sul sagrato del peccato; per Satana è stato un gioco da ragazzi adottarci!
Con la beatitudine perfetta Dio ricompensa quelli che tutto soffrono per il Cristo, che è la giustizia stessa. Ad essi è riservato il regno dei cieli e viene promessa lassù una generosa ricompensa, perché disprezzati dal mondo, poveri nello spirito, coperti di vergogna per le sventure subite nel mondo presente, confessori della giustizia celeste di fronte alle ingiurie degli uomini, martiri gloriosi delle promesse di Dio, hanno speso la vita per testimoniare la sua eternità.
Molte persone immaginano che l’ubbidienza al Signore renda noiosa la vita di quelli che la praticano. Chi ragiona così dimostra di non conoscere la gioia cristiana.