Luciano Ucci – Stati d’Animo
La verità e che la nostra mente è perennemente occupata e desiderosa di cose difficili da ottenere.
La verità e che la nostra mente è perennemente occupata e desiderosa di cose difficili da ottenere.
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.
E mentre intorno a me tutto si sgretola, io rimango immobile aspettando che anche io sgretoli.
L’invisibile è visibile agli occhi di chi ama, l’essenziale è visibile agli occhi di chi cerca.
Lasciando il tempo che passa inesorabilmente veloce, senza dar alcuna tregua. Il fisico si indebolisce e diventa facile preda di ogni dolore. Ma al contrario diventa sempre più forte e insensibile tutte quelle situazioni che fanno danzare il cuore. Nessuno invecchia senza dolore, ma il tutto non è bianco o nero ma è anche colore. La vita ha un’infinità di sfumature di ogni colore, siamo noi che mescoliamo i colori ad ogni scandire delle ore.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell’illusione di quella luce, fino alla fine.
Ci sono strade che percorri volentieri, perché ti ricordano momenti di vita vissuta in maniera unica, indimenticabile.
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.
E mentre intorno a me tutto si sgretola, io rimango immobile aspettando che anche io sgretoli.
L’invisibile è visibile agli occhi di chi ama, l’essenziale è visibile agli occhi di chi cerca.
Lasciando il tempo che passa inesorabilmente veloce, senza dar alcuna tregua. Il fisico si indebolisce e diventa facile preda di ogni dolore. Ma al contrario diventa sempre più forte e insensibile tutte quelle situazioni che fanno danzare il cuore. Nessuno invecchia senza dolore, ma il tutto non è bianco o nero ma è anche colore. La vita ha un’infinità di sfumature di ogni colore, siamo noi che mescoliamo i colori ad ogni scandire delle ore.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell’illusione di quella luce, fino alla fine.
Ci sono strade che percorri volentieri, perché ti ricordano momenti di vita vissuta in maniera unica, indimenticabile.
Fu una doccia fredda. […] Non volevo sprofondare dentro me. La voce di quel bisogno cominciava a essere troppo forte.
E mentre intorno a me tutto si sgretola, io rimango immobile aspettando che anche io sgretoli.
L’invisibile è visibile agli occhi di chi ama, l’essenziale è visibile agli occhi di chi cerca.
Lasciando il tempo che passa inesorabilmente veloce, senza dar alcuna tregua. Il fisico si indebolisce e diventa facile preda di ogni dolore. Ma al contrario diventa sempre più forte e insensibile tutte quelle situazioni che fanno danzare il cuore. Nessuno invecchia senza dolore, ma il tutto non è bianco o nero ma è anche colore. La vita ha un’infinità di sfumature di ogni colore, siamo noi che mescoliamo i colori ad ogni scandire delle ore.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell’illusione di quella luce, fino alla fine.
Ci sono strade che percorri volentieri, perché ti ricordano momenti di vita vissuta in maniera unica, indimenticabile.