Lucio Anneo Seneca – Ricchezza & Povertà
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l’esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l’esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Le multe sono uguali sia per i ricchi, sia per i poveri, ma sulle tasche dei primi incidono irrisoriamente, mentre su quelle dei secondi creano vere e proprie catastrofi. Poiché dunque le pene sono sempre più severe per i poveri ne deduciamo che la giustizia non è uguale per tutti.
I soldi non ti danno la felicità, ma senza quelli sei infelice…
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
I poveri sono i nostri padroni e bisogna trattarli come tali, altrimenti ci licenziano.
Nessuna ricchezza è superiore alla ricchezza di sentirsi amati.
Se fossimo tutti ricchi si ritornerebbe ad essere poveri all’elemosina del pane.