Lucio Dalla – Stati d’Animo
Ci sarà pure un posto dove il cuore non ha più catene.
Ci sarà pure un posto dove il cuore non ha più catene.
Si, sono uno spirito libero. Libero di esprimere ciò che ho dentro, senza costrizione ne remore. Libero di inseguire i miei sogni. Libero di esprimere le mie emozioni. Forse tante volte dovrei tenere la bocca chiusa, ma son così non so tenere dentro emozioni e sentimenti positivi e negativi dipende dalle situazioni. Son così.
C’è sempre un giorno nella nostra vita dove in un attimo perdiamo tutte le nostre certezze, ci sentiamo smarriti, confusi, in preda al panico.Sono momenti terribili, dove la nostra anima sprofonda in un abisso interminabile, dove il nostro cuore sembra impazzire. Ci sentiamo naufraghi in mezzo ad una tempesta.Il nostro cuore batte così forte che ne sentiamo il rumore, siamo spaventati e non sappiamo a chi chiedere aiuto perché attorno a noi c’è il vuoto.Poi arriva un giorno dove timidamente ricompare il sole, il mare diventa tranquillo, ci riappropriamo delle nostre certezze. I brutti momenti sono passati. Ricompaiono pseudo amici, pseudo parenti, pseudo amanti… ma ora siamo noi che usciti da una brutta esperienza siamo così forti da saper riconoscere a chi dare credito, di chi ci possiamo fidare: ora siamo noi a decidere cosa per noi è giusto o sbagliato, ora siamo noi nuovamente protagonisti della nostra vita. Ed è bello riassaporare il profumo della vita.
Quante parole non dette, quante lacrime ingoiate, quanti sorrisi regalati a chi non meritava neanche uno sguardo, per un briciolo d’amore.
Credo che la serenità abbia a che fare con questo. Una giornata che scorre e la tua mente che si perde tra le parole di un libro, nel testo di una canzone o tra le mille immagini impresse nella memoria. La serenità è leggera, non grava sui tuoi pensieri, ma li accarezza, mentre bevi un caffè o ti affretti tra le faccende domestiche. La serenità non è un luogo, non ha un volto, cerca di abitarti dentro.
Amore di madreVorrei ridarti di nuovo la vita,per vederti finalmente guaruta!…Vorrei non sentire il tuo dolore,ma, vivere felice per amore…Dolce ribelle, “Bambina mia”…forse la sofferenza ti porta via…Allungo trepiante la manoper accompagnarti piano, piano…Il mio volto denota sofferenza,la nascondo a te, conn tanta pazienza…Una muta preghiera al “Signore”,”Ti prego!… Salva il mio piccolo tesoro!”…l’aamore di una madre è unico, immortale,e ogni sacrificio diventa naturale…Bambina mia, tu sei quella che mi dà vitae, senza di te, è per sempre finita!…
Esiste un certo tipo di silenzio in cui le parole non sono necessarie, e che non segnala la fine, bensì l’inizio della comprensione.