Lucrezia Lacanfora – Filosofia
Fa la cosa sbagliata ma sempre sulla strada giusta, così, poiché sbagliando si impara, almeno imparerai qualcosa.
Fa la cosa sbagliata ma sempre sulla strada giusta, così, poiché sbagliando si impara, almeno imparerai qualcosa.
Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
Ricerco la felicità perché comunque il dolore non ha quasi mai smesso di trovarmi.
Ci sono poeti e poetastri come esistono artisti veri e ciarlatani che godono esibendo le loro “vergogne”. Non è un male finché ci sarà quel minimo di spirito critico che permette di capire e/o compatire.
Una mente sgombra, è una mente libera.
L’imbecille crede di non avere niente da imparare, l’intelligente sa che deve imparare da qualcuno, il saggio impara da chiunque.
Il tempo si è attorcigliato su sé stesso, il passato è cambiato, e gli eserciti della morte e dell’oppressione non hanno mai perso. Gli angeli svolazzanti nell’azzurro del cielo, e quelli sulla terra che tessono fili nella luce arancione, sono la stessa, medesima cosa, una mano che lava l’altra, il bianco e il nero, il rosso e il blu, il giallo e il verde, due realtà con lo stesso scopo: il dominio, la sopraffazione del cosmo per renderlo sgabello dei loro piedi, razza eletta forse, ma ostile e distruttiva. Far passare altri per quello che in realtà sono i suoi: l’inganno del cristo lo ha compiuto, Dio suo padre ha paraculato, e adesso è in effetti la vittoria, e i tuoni in lontananza sono forse la conseguenza di pasti troppo pesanti.