Ludovico Ariosto – Vita
Chi brama onor di sprone o di capello, serva re, duca, cardinale o papa; io no, che poco curo questo e quello.
Chi brama onor di sprone o di capello, serva re, duca, cardinale o papa; io no, che poco curo questo e quello.
Non v’è dubbio che la vita non ci sia stata data perché ne godiamo, ma per vincerla, per superarla.
È proprio così, ogni persona ha tre vite: la propria, quella che si inventano gli altri e quella che gli altri pensano che sia.
Minacciosa, orrenda è la vecchiaia che vi sta innanzi, e nulla ridà indietro! La tomba è più misericordiosa di lei, sulla tomba sta scritto: qui è sepolto un uomo; ma nulla si legge sui freddi, insensibili tratti dell’umana vecchiaia.
Uno ne piglia e del capo lo scema.
La vita è un “losing game” dove ognuno decide con le sue regole qual’è lo “score” migliore.
Né i giorni né le ore né i minuti, a decidere tutto sono loro. I secondi.