Ludwig Josef Johann Wittgenstein – Frasi Sagge
Tutto quello che si può dire si può dire chiaramente.
Tutto quello che si può dire si può dire chiaramente.
Stai pur certo che se ti va bene una cosa c’è sempre il “gufo” di turno che te la rovina!
Ho voglia di vedere tutto con gli occhi di un bambino. Con quella ingenuità, quella purezza di chi si affaccia al mondo e scopre le sue meraviglie. E invece vedo solo il marcio, e anche lo sguardo di un bambino non mi intenerisce più. Non mi smuove animo di pace, ma anzi acuisce un dolore che non so spiegare fino in fondo. I bambini sono il nostro futuro. E io non vedo futuro. Siamo soli, e siamo gli ultimi. Finalmente.
E ti accorgi che la cosa più bella è essere te stesso, che quando tu sei quel che sei e ti piaci, potrai pur non piacere agli altri ma ti riconosceranno. Vedranno quello che tu hai voluto essere e che loro non avrebbero mai avuto il coraggio di assumere in essi. Perché in tutti c’è l’essenza in atto ma c’è chi la copre sovrapponendole una nuova forma potenziale volendo assomigliare. Ma non farlo tu, non diventare una copia, qualcosa di erroneo e falso. Vivi e sii te stesso, vivi e amati soprattutto. Vivi e non badare: vivi fregandotene del male, vivi a dispetto di chi non ti vuole ammirare, vivi per quelli che hai scelto di abbracciare. Vivi semplicemente tu, perché non essere chi si è, non è neppure esistere.
La fede, in qualsiasi seme essa sia, adempie la parola e completa l’uomo in tutta la sua forma. Nonè un attaccamento alle cose, ma ben sì, ammirazione e prospettiva che amplifica tutti i sensi, quelli propri dell’uomo e quelli nascosti nella mente da esso prodotti.
Come mai tutto finirà nella mostruosità dell’inferno e nella legge del nulla, contrariamente a quanto l’Architetto fa per evitarlo? Proprio a causa dello spirito che estrae e immette nel sistema, capovolgendo la realtà ormai andata. Anche se vuole far apparire il contrario, sono una bellezza e un amore di gran lunga superiori a quello che Dio e la creazione possono avere e quindi matematicamente sopportare.
La ruota gira solo se si pedala!
Stai pur certo che se ti va bene una cosa c’è sempre il “gufo” di turno che te la rovina!
Ho voglia di vedere tutto con gli occhi di un bambino. Con quella ingenuità, quella purezza di chi si affaccia al mondo e scopre le sue meraviglie. E invece vedo solo il marcio, e anche lo sguardo di un bambino non mi intenerisce più. Non mi smuove animo di pace, ma anzi acuisce un dolore che non so spiegare fino in fondo. I bambini sono il nostro futuro. E io non vedo futuro. Siamo soli, e siamo gli ultimi. Finalmente.
E ti accorgi che la cosa più bella è essere te stesso, che quando tu sei quel che sei e ti piaci, potrai pur non piacere agli altri ma ti riconosceranno. Vedranno quello che tu hai voluto essere e che loro non avrebbero mai avuto il coraggio di assumere in essi. Perché in tutti c’è l’essenza in atto ma c’è chi la copre sovrapponendole una nuova forma potenziale volendo assomigliare. Ma non farlo tu, non diventare una copia, qualcosa di erroneo e falso. Vivi e sii te stesso, vivi e amati soprattutto. Vivi e non badare: vivi fregandotene del male, vivi a dispetto di chi non ti vuole ammirare, vivi per quelli che hai scelto di abbracciare. Vivi semplicemente tu, perché non essere chi si è, non è neppure esistere.
La fede, in qualsiasi seme essa sia, adempie la parola e completa l’uomo in tutta la sua forma. Nonè un attaccamento alle cose, ma ben sì, ammirazione e prospettiva che amplifica tutti i sensi, quelli propri dell’uomo e quelli nascosti nella mente da esso prodotti.
Come mai tutto finirà nella mostruosità dell’inferno e nella legge del nulla, contrariamente a quanto l’Architetto fa per evitarlo? Proprio a causa dello spirito che estrae e immette nel sistema, capovolgendo la realtà ormai andata. Anche se vuole far apparire il contrario, sono una bellezza e un amore di gran lunga superiori a quello che Dio e la creazione possono avere e quindi matematicamente sopportare.
La ruota gira solo se si pedala!
Stai pur certo che se ti va bene una cosa c’è sempre il “gufo” di turno che te la rovina!
Ho voglia di vedere tutto con gli occhi di un bambino. Con quella ingenuità, quella purezza di chi si affaccia al mondo e scopre le sue meraviglie. E invece vedo solo il marcio, e anche lo sguardo di un bambino non mi intenerisce più. Non mi smuove animo di pace, ma anzi acuisce un dolore che non so spiegare fino in fondo. I bambini sono il nostro futuro. E io non vedo futuro. Siamo soli, e siamo gli ultimi. Finalmente.
E ti accorgi che la cosa più bella è essere te stesso, che quando tu sei quel che sei e ti piaci, potrai pur non piacere agli altri ma ti riconosceranno. Vedranno quello che tu hai voluto essere e che loro non avrebbero mai avuto il coraggio di assumere in essi. Perché in tutti c’è l’essenza in atto ma c’è chi la copre sovrapponendole una nuova forma potenziale volendo assomigliare. Ma non farlo tu, non diventare una copia, qualcosa di erroneo e falso. Vivi e sii te stesso, vivi e amati soprattutto. Vivi e non badare: vivi fregandotene del male, vivi a dispetto di chi non ti vuole ammirare, vivi per quelli che hai scelto di abbracciare. Vivi semplicemente tu, perché non essere chi si è, non è neppure esistere.
La fede, in qualsiasi seme essa sia, adempie la parola e completa l’uomo in tutta la sua forma. Nonè un attaccamento alle cose, ma ben sì, ammirazione e prospettiva che amplifica tutti i sensi, quelli propri dell’uomo e quelli nascosti nella mente da esso prodotti.
Come mai tutto finirà nella mostruosità dell’inferno e nella legge del nulla, contrariamente a quanto l’Architetto fa per evitarlo? Proprio a causa dello spirito che estrae e immette nel sistema, capovolgendo la realtà ormai andata. Anche se vuole far apparire il contrario, sono una bellezza e un amore di gran lunga superiori a quello che Dio e la creazione possono avere e quindi matematicamente sopportare.
La ruota gira solo se si pedala!