Luigi Augusto Belli – Stati d’Animo
Anche sola nella notte, un solo nome riesce a non farmi dormire e a tormentarmi l’anima, il tuo.
Anche sola nella notte, un solo nome riesce a non farmi dormire e a tormentarmi l’anima, il tuo.
Bisognerebbe riuscire a non aspettarsi niente da nessuno. L’unico modo per guarire da una delusione è non ammalarsi.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Sono consapevole che a volte la zappa sui piedi me la do da sola come si suol dire. Sono consapevole che pecco di insicurezza, troppa a volte. Sono consapevole di avere i miei difetti ma sono anche consapevole che in giro ci sia troppa gente che ci marcia sopra ed è insensibile!
A volte le idee sono simili a farfalle chiuse in un barattolo di vetro, ma l’ispirazione è quella spinta che rompendo il barattolo le rende libere di poter volare.
Anche se il tuo cuore va in frantumi, raccogli sempre i pezzi per poter comporre il puzzle del tuo destino.
Ci sono occhi che guardano ma non vedono, ci sono sguardi che non parlano ma esprimono più delle parole.
Bisognerebbe riuscire a non aspettarsi niente da nessuno. L’unico modo per guarire da una delusione è non ammalarsi.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Sono consapevole che a volte la zappa sui piedi me la do da sola come si suol dire. Sono consapevole che pecco di insicurezza, troppa a volte. Sono consapevole di avere i miei difetti ma sono anche consapevole che in giro ci sia troppa gente che ci marcia sopra ed è insensibile!
A volte le idee sono simili a farfalle chiuse in un barattolo di vetro, ma l’ispirazione è quella spinta che rompendo il barattolo le rende libere di poter volare.
Anche se il tuo cuore va in frantumi, raccogli sempre i pezzi per poter comporre il puzzle del tuo destino.
Ci sono occhi che guardano ma non vedono, ci sono sguardi che non parlano ma esprimono più delle parole.
Bisognerebbe riuscire a non aspettarsi niente da nessuno. L’unico modo per guarire da una delusione è non ammalarsi.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Sono consapevole che a volte la zappa sui piedi me la do da sola come si suol dire. Sono consapevole che pecco di insicurezza, troppa a volte. Sono consapevole di avere i miei difetti ma sono anche consapevole che in giro ci sia troppa gente che ci marcia sopra ed è insensibile!
A volte le idee sono simili a farfalle chiuse in un barattolo di vetro, ma l’ispirazione è quella spinta che rompendo il barattolo le rende libere di poter volare.
Anche se il tuo cuore va in frantumi, raccogli sempre i pezzi per poter comporre il puzzle del tuo destino.
Ci sono occhi che guardano ma non vedono, ci sono sguardi che non parlano ma esprimono più delle parole.