Luigi Augusto Belli – Vita
Spesso nella vita, come in amore, si condivide tutto, anche le cose negative. Ed è in quel frangente che si scoprono i caratteri.
Spesso nella vita, come in amore, si condivide tutto, anche le cose negative. Ed è in quel frangente che si scoprono i caratteri.
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
Credevo di avere una vita sola, poi mi sono scontrata con la seconda: quella che gli altri si inventano.
Arriva, sempre, un giorno in cui ti guardi negli occhi allo specchio e per la prima volta non puoi voltare lo sguardo altrove; può essere una malattia, una illuminazione, ma da quel momento nulla è più come prima. Puoi capire chi e cosa sei, senza alcuna via di fuga e decidere cosa vorrai essere: un Uomo o un vigliacco. A me è capitato con il cancro che, per assurdo, mi ha salvato la vita… altri, i cosiddetti “sani” non sono così fortunati.
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso.
Laddove uno spirito giudizioso e dunque “ribelle” sembra affacciarsi, un muro d’ipocrisia ed ignoranza vi si oppone con la veemenza di chi crede nelle proprie false illusioni.
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
Credevo di avere una vita sola, poi mi sono scontrata con la seconda: quella che gli altri si inventano.
Arriva, sempre, un giorno in cui ti guardi negli occhi allo specchio e per la prima volta non puoi voltare lo sguardo altrove; può essere una malattia, una illuminazione, ma da quel momento nulla è più come prima. Puoi capire chi e cosa sei, senza alcuna via di fuga e decidere cosa vorrai essere: un Uomo o un vigliacco. A me è capitato con il cancro che, per assurdo, mi ha salvato la vita… altri, i cosiddetti “sani” non sono così fortunati.
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso.
Laddove uno spirito giudizioso e dunque “ribelle” sembra affacciarsi, un muro d’ipocrisia ed ignoranza vi si oppone con la veemenza di chi crede nelle proprie false illusioni.
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
Credevo di avere una vita sola, poi mi sono scontrata con la seconda: quella che gli altri si inventano.
Arriva, sempre, un giorno in cui ti guardi negli occhi allo specchio e per la prima volta non puoi voltare lo sguardo altrove; può essere una malattia, una illuminazione, ma da quel momento nulla è più come prima. Puoi capire chi e cosa sei, senza alcuna via di fuga e decidere cosa vorrai essere: un Uomo o un vigliacco. A me è capitato con il cancro che, per assurdo, mi ha salvato la vita… altri, i cosiddetti “sani” non sono così fortunati.
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso.
Laddove uno spirito giudizioso e dunque “ribelle” sembra affacciarsi, un muro d’ipocrisia ed ignoranza vi si oppone con la veemenza di chi crede nelle proprie false illusioni.