Luigi Ferraro – Felicità
Inseguo la tristezza per non abituarmi alla felicità che quieta mi raggiunge.
Inseguo la tristezza per non abituarmi alla felicità che quieta mi raggiunge.
Penso che quello che ci voglia è un viaggio, noi due, soli. Non importa la meta, il mezzo, ma l’essere vicini, avere lo stesso obbiettivo, la felicità. Il dormire insieme, in un luogo a noi sconosciuto, con la voglia di proteggerci l’un l’altra, con la voglia di far crescere sempre più questo amore, dimenticando di chi ci vuole fare del male.
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
La felicità come un buon vino va conquistata a piccole dosi, altrimenti potrebbe ubriacarci la vita!
La felicità è quando ci toccano le giuste corde dell’anima, facendola vibrare in perfetta sintonia con i battiti del nostro cuore.
Quanta gioia troviamo lungo il nostro cammino. Questa gioia senti nel cuore, nell’anima. Come i fiori che sbocciano a primavera, pieni di colori, profumi. Non c’è ragione nel disperare, riesci a percepire la speranza di una vita di gioia e piena di felicità. Dolci attimi che sentiremo alla fine del cammino.
Dobbiamo correre il rischio di andare incontro ad una fregatura per avere maggiori probabilità di raggiungere la felicità.