Luigi Giussani – Religione
Gesù si rivolge a noi, si fa “incontro” per noi, chiedendoci una cosa sola non “cosa hai fatto?”, ma “mi ami?”.
Gesù si rivolge a noi, si fa “incontro” per noi, chiedendoci una cosa sola non “cosa hai fatto?”, ma “mi ami?”.
Non cercare chi ha bisogno del Signore; perché l’umanità intera ne ha. Cerca chi è disposto a farsi aiutare dal Signore; poiché Egli aiuta chi si trova in questa attitudine di cuore.
Se la fede e la preghiera aiutano, la preghiera “senza parole” aiuta maggiormente ad elevare questo nobile sentimento.
Questo Dio è poeta così valente da render tutti poeti; e certo diventa poeta, pur se prima era senz’arte, chiunque sia toccato da Amore.
L’unica vera cura da tutti i nostri mali: è credere in noi stessi e nel Signore.
Padre, proteggi chi amiamo e dona loro ogni bene. Togli dai loro cuori la tristezza, circondali di felicità e benedicili fino alla fine dei loro giorni. Amen.
Questa tradizione umana del 2 novembre, abbellire le tombe, comprare fiori, per me non è cristiana; penso alle parole di Gesù: “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”. Pregare per chi ha già lasciato la Terra, questo è cristiano, questo è credere. Per chi ha fede, la morte del corpo è un passaggio dalla vita carnale alla vita eterna; la vera morte è quella dell’anima, non del corpo che la ospita per fare esperienza terrena; l’anima muore a causa del male che facciamo e di cui non ci pentiamo, ma potrà vivere se faremo del bene e saremo capaci di Amare come Dio, e da Dio.