Luigi Moretta – Stati d’Animo
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Un soffio di vento, accarezza il viso. Un soffio sul mio sorriso, un’altro ancora sulla pelle, uno va ad accarezzare le stelle. Un soffio in salita, un Angelo nella vita. Nella vita di ognuno di noi, arriverà prima o poi.
Se potessimo vederci con gli occhi degli altri, capiremmo la vera misura di noi stessi!
Cancella con il tasto “ricordo” coloro che ti hanno fatto del male, che come topi rosicchiano ancora dentro al petto. Allontanati dalla loro falsità, carezze e lusinghe che sono le stesse che mormorano a chiunque gli interessi. Ricordati che quando avevi bisogno erano assenti e ti hanno lasciato sola con le tue angosce e paure. Vestiti di coraggio, sei una splendida farfalla, e se per un poco ti sei chiusa nel bozzolo per prudenza, ora è il momento di volare.
Perdonati. Per le volte che non sei stata abbastanza donna, madre, figlia, amica. Per quelle in cui ti è mancato il coraggio di dire basta. Perdonati per ogni volta che hai abbassato lo sguardo sentendoti qualcosa che non eri. Perdonati per i voli lasciati a metà, per le canzoni scritte e cantate mai, per le poesie che non riesci a finire. Perdonati per le volte che hai danzato mentre nessuno ti guardava, perché pensavi di essere ridicola. Per le volte che hai pianto di nascosto e per quelle in cui hai finto di star bene. Perdonati per ogni cosa. E prova per una volta, a dispetto di tutti, ad essere felice.
A volte, quando sentiamo la nostra anima dannatamente imperfetta, ci affezioniamo alla perfezione della materia; eppure la crepa di un muro sa fare emozionare, se la si sa guardare.
Chi ti vuole bene ti pone davanti al suo tutto!