Luigi Moretta – Stati d’Animo
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Amo l’autunno, con la sua pioggia di foglie accartocciate. Il vento è amico, ancora tiepido, e aiuta a lasciar andare le cose superflue. Ecco, bisognerebbe fermarsi e capire, cosa vogliamo essere nella vita dell’altro? Chiediamocelo.Chiediamoci se vogliamo essere foglia rinsecchita, seppur colorata, che vola via per sempre, o linfa vitale, radice che sostiene tutta la vita l’albero, facendolo fiorire nelle promesse della primavera sognata in inverno.
A volte irruento, umile, debole, forte, deciso e fragile, ecco forse questo sono io.
Ogni tanto, smetti di fare quello che stai facendo, recati un un luogo che ami, stenditi, chiudi di occhi e abbandonati, lasciati cullare dai suoni che hai intorno e respira l’aria che il vento alza, te lo meriti, perché tu vali. Sempre.
Nonostante le nuvole nere, io continuerò a far brillare il mio cielo.
Vorrei essere un’aquila, volare libero in quel blu incantevole, volare via lontano da un mondo di limitazioni mentali, da un mondo dove regna la cattiveria.
Di lui volevo tutto, tranne il suo silenzio.