Luigi Moretta – Stati d’Animo
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Puoi viaggiare nei posti più belli, vivere in contesti fantastici, ma quando ti riaffacci alla finestra dove sei nato assaporando il dolce aroma della salsedine che piano sale dal mare, allora pensi: sì, sono a casa.
I miei pensieri smettono di appartenermi nel momento in cui le parole prendono voce, ma questo non fa si che la canzone diventi di qualcun altro.
La mia felicità era legata alla sua. Ogni volta che lei sorrideva, sorridevo anche io.
Un giorno cercai risposte da quello che tutti chiamano Dio. Arrivai fino alle nuvole e mi accorsi che il cielo non era poi così azzurro. All’entrata domandai: “Ma non esiste musica in questo posto?”. “No, mi risposero, la pace è una quiete che non deve essere disturbata e che durerà all’infinito…”Che palle, pensai, nessun dolore e nessun patimento, niente passione e nessun turbamento. Ho fatto marcia indietro e son tornato a vivere nell’inferno della strada, la stessa strada che mi ha spinto a cercarti nel buio della notte.Quando sarai al mio fianco capirai anche tu che per vivere bisogna anche saper morire ogni giorno, sfidare te stesso per trovare il giusto cammino, tornare a essere stupidi o, forse, viver per sempre come un bambino.
Esistono rapporti destinati a logorarti per tutta la vita.
Io sono solo uno stupido sognatore che ha la cattiva abitudine di lasciarsi guardare dentro io sono solo un uomo che deve chiedere scusa scusa di amare e di lasciarlo capire.