Luigi Pirandello – Stati d’Animo
Quando così il mi dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.
Quando così il mi dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.
Sono una lettera senza destinatario.
Soffrire senza lamentarsi è l’unica lezione da imparare in questa vita.
Ma perché dobbiamo sentirci stupidi se piangiamo, se ci restiamo male per alcune cose. Perché dobbiamo sentirci sciocchi se alcuni atteggiamenti ci fanno sentire niente. Questi non sono motivi validi per annullarsi, ma motivi che ci fanno essere fieri di noi. Perché dimostriamo di essere sensibili, di avere un cuore, un’anima e quella maledetta voglia di sincerità che purtroppo troppi pretendono e in pochi sono disposti a dare.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.
Non permettere a nessuno di cancellare il tuo sorriso, libera la mente guardando dentro di te. Custodisci i tuoi sogni, senza i quali non potresti essere e dire di avere vissuto, mostra al mondo che ci sei, che hai la forza, la grinta per lottare per il futuro. Ci saranno ancora errori, paure, inganni, lacrime e dolori, impara ad apprezzare il bello del bene, dell’amaro, del dolce e del salato, del chiaro della luna, delle gioie, delle tristezze. Immagina quanto amore ci sia nel mondo ancora, quante emozioni da provare ci siano ancora.
È facile parlare dei piccoli dolori. Ma quelli che ci bruciano dentro trasformano le nostre parole in cenere.