Luis Vidales – Sogno
Se vuoi sognare e hai bisogno di un tonico, rovescia la coppa del cielo e beviti l’azzurro!
Se vuoi sognare e hai bisogno di un tonico, rovescia la coppa del cielo e beviti l’azzurro!
Sognare è la pigrezza della mente, il sognare porta via tempo prezioso, è vita non vissuta, vissuta nella menzogna, come bere di un bicchiere vuoto, sognare è chiedere elemosina dalla sorte, oppure anch’io sono una sognatrice.
Facciamo il pieno di sogni e regaliamone qualcuno, magari se ne realizza qualcuno in più anche a noi…
Se la mattina quando ti svegli sei stanco e sudato, non preoccuparti… vuol dire che avrai corso nei miei sogni!
Inseguire i propri sogni è come rincorrere l’orizzonte del mare. Raggiungerlo è impossibile, ma esserci dentro è la conquista più grande.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
A chi gli fa piacere che io mi arrenda, continui pure a sognare.