Luna Del Grande – Comportamento
C’è poco da fare. Io non riesco a perdonare certi errori, alcune parole e soprattutto le assenze ingiustificate. Sarò fatta male? Forse, ma parto dal presupposto che se vuoi bene o ami non ne sei capace.
C’è poco da fare. Io non riesco a perdonare certi errori, alcune parole e soprattutto le assenze ingiustificate. Sarò fatta male? Forse, ma parto dal presupposto che se vuoi bene o ami non ne sei capace.
Come il vento distrugge e disperde i petali dei fiori, la gelosia distrugge e disperde…
Scendere allo stesso livello degli altri, imbarcandosi in un litigio con chi vuole avere ragione, è come gareggiare per conquistare l’Oscar dell’imbecillità.
La sensibilità è un dono, e per questo non è da tutti.
Anche il più grande tra i misantropi, ogni tanto, un po’ per noia e un po’ per non si sa cosa, ricomincia a credere nelle persone. Poi però tutto finisce e l’odio ritorna. E il merito è tutto delle persone e del loro talento nell’esprimere tanto eloquentemente la loro infima natura.
E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi – con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono – si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra, insomma quel punto che avrebbe nome Dio. Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita (quasi naufraga) di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all’indecenza.
C’è sempre speranza finché si continua a lottare.