Luna Stella – Tempi Moderni
Donare un sorriso col cuore, vuol dire riuscire a vedere dentro l’anima della persona a cui lo stai donando.
Donare un sorriso col cuore, vuol dire riuscire a vedere dentro l’anima della persona a cui lo stai donando.
Tempi duri per chi apre il cuore e non le gambe.
La cattiveria per alcuni è una forma di credo, un culto a cui l’anima ne è schiava abdicando alla bontà.
Verità? Giustizia? Libertà? Sono valori che non esistono quasi più nel tempo odierno, ci girano e rigirano come una frittella, la smetteranno solo quando saremo cotti abbastanza ma ahimè non credo succederà mai, sono degli incapaci che ci governano, ci faranno bruciare.
Un tempo cadevo nella trappola dell’impulsività. Mi succedeva quando la rabbia, la paura e la sensazione di non essere all’altezza facevano parte di me. Oggi, purtroppo per chi ancora aspetta delle risposte o prova a suscitare in me delle reazioni con stupide trappole, non ha capito che ho imparato a cacciar le palle non su un social network ma nella realtà. Dietro un pc è facile fare i “grandi” ma dimostrarlo fuori no, non è da tutti.
Se si carezzassero i cuori come si sfiorano i tasti dei cellulari, sembrerebbe un mondo migliore.
Viviamo in un mondo di icone costruite, di idoli plastificati. Ti mancano le tette? Basta scegliere la misura, la forma e il chirurgo. Le labbra sono sottili? Una punturina e siamo a posto. Sei senza cervello? Arrangiati, per quello, per fortuna, la plastica non aiuta.
Tempi duri per chi apre il cuore e non le gambe.
La cattiveria per alcuni è una forma di credo, un culto a cui l’anima ne è schiava abdicando alla bontà.
Verità? Giustizia? Libertà? Sono valori che non esistono quasi più nel tempo odierno, ci girano e rigirano come una frittella, la smetteranno solo quando saremo cotti abbastanza ma ahimè non credo succederà mai, sono degli incapaci che ci governano, ci faranno bruciare.
Un tempo cadevo nella trappola dell’impulsività. Mi succedeva quando la rabbia, la paura e la sensazione di non essere all’altezza facevano parte di me. Oggi, purtroppo per chi ancora aspetta delle risposte o prova a suscitare in me delle reazioni con stupide trappole, non ha capito che ho imparato a cacciar le palle non su un social network ma nella realtà. Dietro un pc è facile fare i “grandi” ma dimostrarlo fuori no, non è da tutti.
Se si carezzassero i cuori come si sfiorano i tasti dei cellulari, sembrerebbe un mondo migliore.
Viviamo in un mondo di icone costruite, di idoli plastificati. Ti mancano le tette? Basta scegliere la misura, la forma e il chirurgo. Le labbra sono sottili? Una punturina e siamo a posto. Sei senza cervello? Arrangiati, per quello, per fortuna, la plastica non aiuta.
Tempi duri per chi apre il cuore e non le gambe.
La cattiveria per alcuni è una forma di credo, un culto a cui l’anima ne è schiava abdicando alla bontà.
Verità? Giustizia? Libertà? Sono valori che non esistono quasi più nel tempo odierno, ci girano e rigirano come una frittella, la smetteranno solo quando saremo cotti abbastanza ma ahimè non credo succederà mai, sono degli incapaci che ci governano, ci faranno bruciare.
Un tempo cadevo nella trappola dell’impulsività. Mi succedeva quando la rabbia, la paura e la sensazione di non essere all’altezza facevano parte di me. Oggi, purtroppo per chi ancora aspetta delle risposte o prova a suscitare in me delle reazioni con stupide trappole, non ha capito che ho imparato a cacciar le palle non su un social network ma nella realtà. Dietro un pc è facile fare i “grandi” ma dimostrarlo fuori no, non è da tutti.
Se si carezzassero i cuori come si sfiorano i tasti dei cellulari, sembrerebbe un mondo migliore.
Viviamo in un mondo di icone costruite, di idoli plastificati. Ti mancano le tette? Basta scegliere la misura, la forma e il chirurgo. Le labbra sono sottili? Una punturina e siamo a posto. Sei senza cervello? Arrangiati, per quello, per fortuna, la plastica non aiuta.