Maicol Cortesi – Filosofia
L’immortalità non cesserà quella reazione chiamata stupore.
L’immortalità non cesserà quella reazione chiamata stupore.
Ho guardato me stesso, ho guardato la mia vita e non ho visto alcunché. Non ho mai scelto il nichilismo. Il nichilismo ha scelto me.
Se non ci turbasse la paura dei fenomeni celesti e quella della morte, ch’essa possa essere qualcosa che ci tocchi da vicino, e il non conoscere il confine dei piaceri e dei dolori, non avremmo bisogno della scienza della natura.
Arriva un momento in cui ci accorgiamo che alcune cose non erano come pensavamo o ci hanno indotto a credere ma abbiamo già perso i collegamenti che contano.
Il maestro non insegna il sapere, ma il modo come acquistarlo.
Dare inizio a qualcosa, è un’azione che richiede fatica, ma se non ci sarà quell’avvio, non potrà mai nascere nulla. Persino il fiore quando compie il primo respiro emette un atto di grande volontà.
Riviviamo le stesse esperienze nella speranza che siano migliori.
Ho guardato me stesso, ho guardato la mia vita e non ho visto alcunché. Non ho mai scelto il nichilismo. Il nichilismo ha scelto me.
Se non ci turbasse la paura dei fenomeni celesti e quella della morte, ch’essa possa essere qualcosa che ci tocchi da vicino, e il non conoscere il confine dei piaceri e dei dolori, non avremmo bisogno della scienza della natura.
Arriva un momento in cui ci accorgiamo che alcune cose non erano come pensavamo o ci hanno indotto a credere ma abbiamo già perso i collegamenti che contano.
Il maestro non insegna il sapere, ma il modo come acquistarlo.
Dare inizio a qualcosa, è un’azione che richiede fatica, ma se non ci sarà quell’avvio, non potrà mai nascere nulla. Persino il fiore quando compie il primo respiro emette un atto di grande volontà.
Riviviamo le stesse esperienze nella speranza che siano migliori.
Ho guardato me stesso, ho guardato la mia vita e non ho visto alcunché. Non ho mai scelto il nichilismo. Il nichilismo ha scelto me.
Se non ci turbasse la paura dei fenomeni celesti e quella della morte, ch’essa possa essere qualcosa che ci tocchi da vicino, e il non conoscere il confine dei piaceri e dei dolori, non avremmo bisogno della scienza della natura.
Arriva un momento in cui ci accorgiamo che alcune cose non erano come pensavamo o ci hanno indotto a credere ma abbiamo già perso i collegamenti che contano.
Il maestro non insegna il sapere, ma il modo come acquistarlo.
Dare inizio a qualcosa, è un’azione che richiede fatica, ma se non ci sarà quell’avvio, non potrà mai nascere nulla. Persino il fiore quando compie il primo respiro emette un atto di grande volontà.
Riviviamo le stesse esperienze nella speranza che siano migliori.