Maicol Cortesi – Frasi sulla Natura
La scintilla. E in pochi secondi millenni racchiusi nell’esplosione dove bizzarro è perfino l’infinito.
La scintilla. E in pochi secondi millenni racchiusi nell’esplosione dove bizzarro è perfino l’infinito.
La natura è un dipinto a colori su una tela nera.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Immagina.La livida brughiera immersa nella nebbia che precede il sorgere del sole.Il tuo respiro si condensa in piccoli sbuffi lanosi mentre il cielo si colora cangiando tra il rosa e l’oro.Intorno a te nient’altro che il profumo dell’erba.Chiudi gli occhi.Non senti una musica diffondersi dalle radici stesse del mondo?È la Natura, piccolo uomo!Se uccidi lei, uccidi te stesso.
Davanti alla maestà dei monti, siamo spinti ad instaurare un rapporto più rispettoso con la natura. Allo stesso tempo, resi più coscienti del valore del cosmo, siamo stimolati a meditare sulla gravità delle tante profanazioni dell’ambiente perpetrate spesso con inammissibile leggerezza. L’uomo contemporaneo, quando si lascia affascinare da falsi miti, perde di vista le ricchezze e le speranze di vita racchiuse nel creato, mirabile dono della Provvidenza divina per l’intera umanità.
Una montagna aguzza ed elevata rende l’anima calma ed ispirata.
Labirinti di nuvole spezzano il cielo screziato, l’acqua ritrova il sentiero intagliato nella roccia e riscopre il sapore della terra. Una cadenza regolare e composta sigilla quest’unione rinnovata, un ritmo che ti avvolge, ti cattura… ti lascia intravedere il senso di un’armonia cosmica, le cose che eran perse e si sono ritrovate… Un tempo indefinito dilata l’unità di un battito e offre la visione di qualcosa di più grande, oltre il profilo della pioggia, una geometria in trasparenza che parla di Dio.
La natura è un dipinto a colori su una tela nera.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Immagina.La livida brughiera immersa nella nebbia che precede il sorgere del sole.Il tuo respiro si condensa in piccoli sbuffi lanosi mentre il cielo si colora cangiando tra il rosa e l’oro.Intorno a te nient’altro che il profumo dell’erba.Chiudi gli occhi.Non senti una musica diffondersi dalle radici stesse del mondo?È la Natura, piccolo uomo!Se uccidi lei, uccidi te stesso.
Davanti alla maestà dei monti, siamo spinti ad instaurare un rapporto più rispettoso con la natura. Allo stesso tempo, resi più coscienti del valore del cosmo, siamo stimolati a meditare sulla gravità delle tante profanazioni dell’ambiente perpetrate spesso con inammissibile leggerezza. L’uomo contemporaneo, quando si lascia affascinare da falsi miti, perde di vista le ricchezze e le speranze di vita racchiuse nel creato, mirabile dono della Provvidenza divina per l’intera umanità.
Una montagna aguzza ed elevata rende l’anima calma ed ispirata.
Labirinti di nuvole spezzano il cielo screziato, l’acqua ritrova il sentiero intagliato nella roccia e riscopre il sapore della terra. Una cadenza regolare e composta sigilla quest’unione rinnovata, un ritmo che ti avvolge, ti cattura… ti lascia intravedere il senso di un’armonia cosmica, le cose che eran perse e si sono ritrovate… Un tempo indefinito dilata l’unità di un battito e offre la visione di qualcosa di più grande, oltre il profilo della pioggia, una geometria in trasparenza che parla di Dio.
La natura è un dipinto a colori su una tela nera.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Immagina.La livida brughiera immersa nella nebbia che precede il sorgere del sole.Il tuo respiro si condensa in piccoli sbuffi lanosi mentre il cielo si colora cangiando tra il rosa e l’oro.Intorno a te nient’altro che il profumo dell’erba.Chiudi gli occhi.Non senti una musica diffondersi dalle radici stesse del mondo?È la Natura, piccolo uomo!Se uccidi lei, uccidi te stesso.
Davanti alla maestà dei monti, siamo spinti ad instaurare un rapporto più rispettoso con la natura. Allo stesso tempo, resi più coscienti del valore del cosmo, siamo stimolati a meditare sulla gravità delle tante profanazioni dell’ambiente perpetrate spesso con inammissibile leggerezza. L’uomo contemporaneo, quando si lascia affascinare da falsi miti, perde di vista le ricchezze e le speranze di vita racchiuse nel creato, mirabile dono della Provvidenza divina per l’intera umanità.
Una montagna aguzza ed elevata rende l’anima calma ed ispirata.
Labirinti di nuvole spezzano il cielo screziato, l’acqua ritrova il sentiero intagliato nella roccia e riscopre il sapore della terra. Una cadenza regolare e composta sigilla quest’unione rinnovata, un ritmo che ti avvolge, ti cattura… ti lascia intravedere il senso di un’armonia cosmica, le cose che eran perse e si sono ritrovate… Un tempo indefinito dilata l’unità di un battito e offre la visione di qualcosa di più grande, oltre il profilo della pioggia, una geometria in trasparenza che parla di Dio.