Maicol Cortesi – Frasi sulla Natura
L’esempio ci viene dato dalle piante.
L’esempio ci viene dato dalle piante.
Autunno. C’è chi ci vede le foglie che muoiono. Io preferisco osservare i colori che nascono.
Notte: il giorno si addormenta e accende la luce delle stelle…
Se il male non c’è Dio, deve inventarlo e la Sua maledizione si abbatte contro il Bene che gli sarebbe d’intralcio. Ma così perde il mondo, e il suo regno universale: trasformarlo in spirito per l’apparenza, perché il suo Male, il messia, non abbia conseguenze, precipita la base dell’universo e dove è generato, il suo sostegno collassa come una stella che ha improvvisamente doppia energia, e non regge: non duplica la durata della sua vita, ma la dimezza. Il paradiso così è precario e sempre nuovo spirito deve essere sacrificato e immesso nella realtà, per sostenerlo. Duplicando così la forza con la quale l’universo si consuma. Depredando qualità, inventando colpe inesistenti per rapire ed avere spirito splendente per i suoi, aggiunge questa energia in modo improprio alla struttura universale, destabilizzandola. Contemporaneamente quello che era immortale diventa mortale, per equivalenza cellulare. Non tutta l’abbondanza è vantaggiosa, le qualità e la bellezza razziate, invidiate dagli dèi, diventano avere e non essere, con risultati molto diversi. La tirannide stessa del Padre distrugge il Mondo che vuole prendere nella rete, non è mai onesto neppure con se stesso, la malvagità che usa per sostenere la sua eternità alla fine lo ha reso meno che mortale. Non vede che il suo tornaconto, tendendo prigioniero con inganni quello di cui si nutre per replicarsi, diventare bello ed eterno. La scienza conosce ogni suo passo nascosto, ogni veleno che innesta a distanza: quando lo fa, non vede nel mondo cosa succede, disastrato dalla troppa energia che strappa dalla carne per nutrire i suoi? Insulto lo spirito, dal suo punto di vista. Ma una macellazione impropria provoca un bug di Sistema. La matematica stessa, oggettiva e senza pretese, glielo dice: se fai questo, la mensa per aggiungere spirito e splendore all’universo, ti succede questo, questo, e quest’altro. Il destino è iniziato, quello che fa per cambiarlo in realtà lo realizza. Solo dalla vita avrà la vita, dalla morte avrà la morte. Con tutta la sua scienza avanzata, la capacità di modellare la materia, il sapere per attraversare gli spazi tra le stelle e suonare la melodia dei Cosmi, nemmeno l’Onnipotente, il grande Architetto, e il Figlio, sanno risolvere questa semplice equazione.
A volte mi chiedono: ma qual è il tuo colore preferito? Come faccio a sceglierne uno, quando ce ne sono tanti così belli? Come faccio a scartare un azzurro, per scegliere un rosso, come faccio a mettere via il giallo per scegliere un arancione, eppur un bianco, un lilla, il blu. No, non potrei, il mio colore preferito sono tutti i colori del mondo.
Lasciate in pace le foglie cadute, non le spazzate via. Camminateci su per sentirle crocchiare con languore come a estinguere nella cenere focherelli rattrappiti, ma non le spazzate via come ciarpame, ché già dai loro alberi son state abbandonate.
Nessun Dio potrebbe in realtà fare quello che vuole, ogni legge, morale, fisica ecc., deve essere rispettata trattando e agendo sulle cose in base a quello che sono, non in base a quello che si vorrebbe che fossero, o potrebbe incappare in un imprevisto insuperabile.