Maicol Cortesi – Società
Il peso che tutti ora stiamo reggendo fortificherà il pianeta intero.
Il peso che tutti ora stiamo reggendo fortificherà il pianeta intero.
Le aziende italiane, soprattutto nel Nord-Est, hanno saputo riorganizzarsi e puntare sull’export.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
La natura è ingegnosa, ma l’uomo lo è di più.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
Noi lavoratori continuiamo a essere il parente povero della democrazia.