Maicol Cortesi – Società
Fate conoscere al mondo ciò che vi circonda, la gente anche se non vuole vedere percepisce.
Fate conoscere al mondo ciò che vi circonda, la gente anche se non vuole vedere percepisce.
Troppo spesso nella nostra società dello spettacolo chi uccide, tortura, sevizia, diventa un eroe, anche se si tratta di un eroe negativo.
La rete possente della giustizia cala implacabile nel gran mare della criminalità ma i grossi squali dai denti aguzzi passano veloci tra la maglie, mentre le piccole alici restano intrappolate.
In molte religioni, e anche nel folclore dei popoli europei, troviamo la credenza che al momento della morte l’uomo ricordi il suo passato nei più minuti particolari e che non possa morire prima di aver ritrovato e rivissuto la storia di tutta la sua esistenza. Come su uno schermo interiore, il moribondo rivede ancora una volta il passato. Considerata da questo punto di vista, la passione storiografica della cultura moderna sarebbe un segno annunciatore della sua morte imminente. Prima di scomparire, la civiltà occidentale si ricorda per l’ultima volta di tutto il suo passato, dalla protostoria fino alle guerre mondiali. La coscienza storiografica dell’Europa – che alcuni considerano come il suo più alto titolo di gloria – sarebbe in realtà l’istante supremo che precede e annuncia la morte.
La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.
Molti vivono nel passato perché rifiutano il futuro.
Invero, nella terribile storia delle carestie mondiali è difficile trovare un caso in cui si sia verificata una carestia in un paese che avesse una stampa libera e un’opposizione attiva entro un quadro istituzionale democratico. La libertà negativa della stampa e dei partiti di opposizione di criticare, scrivere e organizzare la protesta può risultare assai efficace nella salvaguardia delle libertà positive elementari della popolazione più vulnerabile.