Maicol Cortesi – Società
In un mondo rotto, corro.
In un mondo rotto, corro.
Se le cose non vanno, non sarà tutta colpa di una certa permissività sessuale che può aver contaminato le alte sfere?
“Est igitur res publica res populi”La cosa pubblica è quindi cosa del popolo.
Dietro al libro delle facce le persone si muovono.
2500 anni fa un certo Aristotele in uno dei suoi scritti più celebri affermava “ogni popolo ha il governo che si merita”. Sono passati molti anni da quell’affermazione e l’Italia continua ad avere il governo che merita il suo popolo ma un popolo che non merita l’italia. Ebbene si questo popolo non merita, una nazione, un territorio che ha nei suoi antenati e nelle sue radici una storia e una cultura così vasta che per secoli il mondo intero ci ha invidiato. Non sto qui a celebrare quello che è stato il nostro glorioso passato, chi ha studiato lo saprà bene ed anche meglio di me, chi non lo conosce invece, chi non conosce il proprio passato, farà parte di quella grande maggioranza di individui che ci hanno portato ad arrivare a questo triste punto nello scorrere inevitabile del tempo e della storia. Chiudo la mia parentesi citando altre brevi e concise parole: “chi ignora il proprio passato non avrà futuro”. Insomma il vostro futuro, o meglio le basi per costruirlo sono state poste dai nostri antenati ma se non le conoscete non costruirete mai il vostro futuro, sarete solo comparse di un tempo non vissuto.
Il mondo va storto perché tutti quelli che hanno davvero qualcosa da dire stanno zitti.
La società di oggi esalta i ladri e i falsi, mentre rende la vita dura a chi quotidianamente cerca di fare del bene.