Maicol Cortesi – Vita
Ci sono persone, che forse, non conoscerai mai, nemmeno mettendo l’impegno, queste, sanno cambiare le apparenze in base alla situazione in cui si trovano.
Ci sono persone, che forse, non conoscerai mai, nemmeno mettendo l’impegno, queste, sanno cambiare le apparenze in base alla situazione in cui si trovano.
Più in alto vuoi saltare, più lunga sarà la rincorsa.
La vita ha una sola certezza: è piena di incertezze.
Nel corso della via puoi trovarti di di fronte a tante strade, in ogni ambito, ognuna con un percorso più o meno lungo, ma con finali diversi. Quando bisogna scegliere la strada da percorrere impariamo a non scegliere mai quella più breve, perché potrebbe non soddisfarti al massimo. Scegliamo invece la strada più complicata, anche con un finale meno avvincente, perché quando lo raggiungerai ti sembrerà più bello di quanto in realtà non lo sia, perché per conseguirlo sarai proprio tu ad essere cambiato.
Fottimi vita! Fottimi ancora, dacci sotto e colpisci. Mi hai insegnato così bene a difendermi che mi sono armato di ciò che a te fa più paura: la voglia di vincere! Mi hai addestrato così bene che ho scelto come arma la tua peggior nemica: la costanza! Mi hai ferito, umiliato, ma non sei mai riuscita ad uccidermi. E non ci riuscirai mai! Perché fino a quando lascerai aria nei miei polmoni io saprò rialzarmi sempre.
Sicuramente posso considerarmi molto fortunata, ma ho avuto anch’io giorni tristi, la mia famiglia è la cosa più importante che c’è e la serenità raggiunta è anche grazie a loro, mio marito, i miei figli e i miei nipoti, sono una donna appagata e serena, desidero solo veder crescere i miei nipoti, se Dio me ne darà la forza.
La nostra essenza sembra consistere nell’essere cortigiani in una reggia che chiamiamo vita, in cui ognuno di noi ha il proprio giullare dai mille nomi: per i folli è la passione violenta, per i cinici il potere, per i poveri in spirito è l’invidia, per gli insicuri la paura. Riconoscerlo significa zittirlo. Essere guardato in faccia per lui è la fine: da quel momento iniziamo a ridere noi, tornando ad essere i re e le regine nella nostra unica reggia.