Manuel Santagata – Comportamento
Non ho mai agito per sembrare, ma agito per essere.
Non ho mai agito per sembrare, ma agito per essere.
Considerare una persona, a qualsiasi titolo di rapporto, come cosa propria, oltre che degradante, è illusorio: la pretesa di un possesso esclusivo ed assoluto di una persona non solo è tra le cause più frequenti di amare delusioni, ma comporta pure un’umiliante cosificazione della persona umana che ricorda quella norma vigente presso le tribù primitive israelitiche che proibiva il desiderare la macina da mulino, l’asina e la moglie del prossimo.
Sarà che amo giocarci con le parole, sentirle un può mie e renderle uniche ed irripetibili. Non perdono chi invece, prende le mie parole e me le rivolta contro. Per quanto mi riguarda, le parole sono proprietà privata, tu puoi avere solo il permesso di ascoltarle, ma mai e poi mai di storcerle e farle tue. Quello no. Non lo perdono a nessuno.
Ci sono certe notizie schifose e rivoltanti su atti di razzismo, omofobia e altri stereotipi che riescono a farmi perdere la compostezza e la lucidità che mi contraddistinguono. Se non mi controllo bene, divento tipo una catapulta maleducata che spara parolacce e rispostacce verso tutti coloro che se le meritano.
Con tutte le teste di cavolo che ho conosciuto nella vita, credo di essermi già guadagnata l’indulgenza plenaria.
I sensi di colpa fanno fare alla gente cose che in mente normale e lucida raramente farebbero.
Anche la più banale delle questioni, se lasciata in sospeso, potrebbe ripresentarsi in futuro con estrema veemenza.