Manuela Camporaso – Ateismo
Un ateo che si vanta di esserlo non è per nulla diverso da un credente che cerca di imporre la sua religione. L’arroganza non fa distinzioni e non è “credibile” a priori.
Un ateo che si vanta di esserlo non è per nulla diverso da un credente che cerca di imporre la sua religione. L’arroganza non fa distinzioni e non è “credibile” a priori.
[Bisogna] compiangere gli atei che cercano: non sono infatti abbastanza infelici? Inveire contro coloro che ne fanno ostentazione.
Un’ombra scura di cristallo viaggia sugli scivoli setosi della mente. L’eco di un sorriso prepotente, con il suo martello fatto di fiori, la colpisce d’improvviso. In un’istante lei si dissolve: questa volta non terminerà la sua corsa verso la paura.
Trova il coraggio di aprire nuove porte, di abbracciare nuove soluzioni, di ricominciare ancora una volta, e il segreto della vita, come un uccellino spensierato, ritornerà a cantarti nel cuore.
In un mondo in cui è una rarità incrociare gente naturale, come potrei addirittura credere nel soprannaturale?
La libertà di sognare ci è concessa a parziale consolazione del peccato originale di chi ci impone di venire al mondo negandoci la scelta di non dover esistere.
Per buttare fango sugli atei i credenti devono mettere in mezzo il comunismo, invece gli atei non devono tirare in ballo cose esterne, perché la storia criminale del cristianesimo si basa sul cristianesimo stesso.Se la fonte di un ateismo violento è il comunismo, la fonte di un cristianesimo violento è la Bibbia stessa, il primo a chiedere massacri è proprio il Signore degli eserciti.