Manuela Camporaso – Frasi d’Amore
Come magneti invisibili, i nostri pensieri si attraggono. Le nostre mani parlano di speranze appena sfiorate, i nostri occhi rivendicano le circostanze dimenticate.
Come magneti invisibili, i nostri pensieri si attraggono. Le nostre mani parlano di speranze appena sfiorate, i nostri occhi rivendicano le circostanze dimenticate.
Arthur: a te sola dedico questa notte, volteggio con la tua anima, questo silenzio di coppa d’acqua stellata, innalzala nelle tue mani, bevila con gli occhi e con la bocca, io ne sono parte, falla entrare nelle tue vene così che arda della stessa luce come nel mio sangue. Prendi questa notte, mia passione, trovami in essa, questa notte è nostra, tua. La offro al tuo sguardo di nuvola, la do al tuo seno, te la lascio nelle mani e tra i capelli come mazzo di fiordalisi, fanne un vestito di acqua blu, lasciati avvolgere con la sua rete tremante, distenditi vicino a me, toccami e coprimi con questo tessuto stellato di fuoco e d’ombra, chiudi gli occhi così che m’addormenti sognandoti ancora e ancora.Elisabeth: sono di aurora morbida, quella di giugno quella che tutto sazia quella che fa vivere le rose e fa germogliare le bocche di fragola. Il mio tocco leggero e tremante ti sfiora gli occhi, il naso e le labbra, che socchiuse cercano il mio liquido di vita; mi riverso su di te come onda calma di seta e di battiti tondi e forti ti rivesto. La notte non è mia, ma la mia anima la possiede da generazioni. Sa cantare alle stelle e il buio è la sua voce: sarò per te la canzone del silenzio, la vibrazione dell’aria quando l’athena muove le ali per librarsi in volo famelica, cercando te.
Sai di amare qualcuno, quando quel qualcuno ti dice: Andiamo? E tu li porgi la mano senza chiedere: Dove?
E se di notte ti sembra romantico, al mattino ti può sembrar l’errore più grande mai commesso.
In amore, come nell’amicizia, ogni tradimento è un mattone tolto alla casa della fiducia.
Tu sei quel respiro che mi toglie ancora il fiato…
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.
Arthur: a te sola dedico questa notte, volteggio con la tua anima, questo silenzio di coppa d’acqua stellata, innalzala nelle tue mani, bevila con gli occhi e con la bocca, io ne sono parte, falla entrare nelle tue vene così che arda della stessa luce come nel mio sangue. Prendi questa notte, mia passione, trovami in essa, questa notte è nostra, tua. La offro al tuo sguardo di nuvola, la do al tuo seno, te la lascio nelle mani e tra i capelli come mazzo di fiordalisi, fanne un vestito di acqua blu, lasciati avvolgere con la sua rete tremante, distenditi vicino a me, toccami e coprimi con questo tessuto stellato di fuoco e d’ombra, chiudi gli occhi così che m’addormenti sognandoti ancora e ancora.Elisabeth: sono di aurora morbida, quella di giugno quella che tutto sazia quella che fa vivere le rose e fa germogliare le bocche di fragola. Il mio tocco leggero e tremante ti sfiora gli occhi, il naso e le labbra, che socchiuse cercano il mio liquido di vita; mi riverso su di te come onda calma di seta e di battiti tondi e forti ti rivesto. La notte non è mia, ma la mia anima la possiede da generazioni. Sa cantare alle stelle e il buio è la sua voce: sarò per te la canzone del silenzio, la vibrazione dell’aria quando l’athena muove le ali per librarsi in volo famelica, cercando te.
Sai di amare qualcuno, quando quel qualcuno ti dice: Andiamo? E tu li porgi la mano senza chiedere: Dove?
E se di notte ti sembra romantico, al mattino ti può sembrar l’errore più grande mai commesso.
In amore, come nell’amicizia, ogni tradimento è un mattone tolto alla casa della fiducia.
Tu sei quel respiro che mi toglie ancora il fiato…
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.
Arthur: a te sola dedico questa notte, volteggio con la tua anima, questo silenzio di coppa d’acqua stellata, innalzala nelle tue mani, bevila con gli occhi e con la bocca, io ne sono parte, falla entrare nelle tue vene così che arda della stessa luce come nel mio sangue. Prendi questa notte, mia passione, trovami in essa, questa notte è nostra, tua. La offro al tuo sguardo di nuvola, la do al tuo seno, te la lascio nelle mani e tra i capelli come mazzo di fiordalisi, fanne un vestito di acqua blu, lasciati avvolgere con la sua rete tremante, distenditi vicino a me, toccami e coprimi con questo tessuto stellato di fuoco e d’ombra, chiudi gli occhi così che m’addormenti sognandoti ancora e ancora.Elisabeth: sono di aurora morbida, quella di giugno quella che tutto sazia quella che fa vivere le rose e fa germogliare le bocche di fragola. Il mio tocco leggero e tremante ti sfiora gli occhi, il naso e le labbra, che socchiuse cercano il mio liquido di vita; mi riverso su di te come onda calma di seta e di battiti tondi e forti ti rivesto. La notte non è mia, ma la mia anima la possiede da generazioni. Sa cantare alle stelle e il buio è la sua voce: sarò per te la canzone del silenzio, la vibrazione dell’aria quando l’athena muove le ali per librarsi in volo famelica, cercando te.
Sai di amare qualcuno, quando quel qualcuno ti dice: Andiamo? E tu li porgi la mano senza chiedere: Dove?
E se di notte ti sembra romantico, al mattino ti può sembrar l’errore più grande mai commesso.
In amore, come nell’amicizia, ogni tradimento è un mattone tolto alla casa della fiducia.
Tu sei quel respiro che mi toglie ancora il fiato…
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.