Manuela Camporaso – Speranza
Basta ammirare un sorriso per far cadere pioggia dolce sulla nostra rabbia, basta uno sguardo gentile a disintegrare il nostro cinismo, basta una carezza e le nostre speranze diventano immortali.
Basta ammirare un sorriso per far cadere pioggia dolce sulla nostra rabbia, basta uno sguardo gentile a disintegrare il nostro cinismo, basta una carezza e le nostre speranze diventano immortali.
Se ancora sotto lo spesso strato di cenere di certezze, di quelle certezze che si stratificano col tempo, di quelle che non ti accorgi neppure di ritrovarti ad avere, ebbene se là sotto cova ancora qualche pezzetto di brace non so dirlo, ma farò leva sul mantice e come il maniscalco di me stesso, tenterò di di far divampare ancora il fuoco del dubbio.
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
È incredibilmente confortante come certe sensazioni e abbracci rimangono scolpiti nella mente e nel cuore, sfidando lo scorrere del tempo, le vicissitudini della vita e perfino la morte.
Dicono che chi di speranza vive, muore disperato. Eppure se non avessimo una luce da seguire, qualcosa a cui aspirare, dimmi: che senso mai avrebbe questa vita?
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
Ho deciso di azzerare i miei ricordi, e ricominciare a sperare, a sperare di sognare.