Manuele Urru – Vita
Sono tutte le nostre fragilità a renderci esseri umani, se fossimo invincibili non temeremmo né sofferenza né morte e allora la vita perderebbe ogni significato per la quale vale la pena di rischiare.
Sono tutte le nostre fragilità a renderci esseri umani, se fossimo invincibili non temeremmo né sofferenza né morte e allora la vita perderebbe ogni significato per la quale vale la pena di rischiare.
Anche negli inverni rigidi la vita cerca il suo spazio, facendo sbocciare un fiore.
Nella vita le persone buone soffrono perché danno danno fino a svuotarsi e non ricevono niente mentre le persone cattive sono felici perché sono coloro che ricevono e non danno.
Non cerchiamo il tanto: partiremmo male.
Com’è strano il ciclo della vita, a volte lo sembra.Siamo bambini, abbiamo un totale rapporto di dipendenza dai nostri genitori, poi ad un tratto cresciamo, cominciamo a pensare ai notri futuri figli, alla nostra futura famiglia, andiamo all’università o al lavoro, stacchiamo tutt’insieme qst cordone ombelicale, ci allontaniamo, e, a volte, quando ormai sembra troppo tardi, ci ritroviamo a parlare con degli “sconosciuti”, con persone alle quali offri ormai solo una misera parte della tua vita, con cui condividi solo pochi istanti, almeno paragonandoli a quelli di prima. E poi un piccolo gesto, un abbraccio, un bacio, una telefonata, una parola detta al momento giusto, e quel varco che sembrava per un attimo essersi formato, viene superato nuovamente dall’ancestrale legame di sangue.
L’orgoglio è lo specchio dell’ignoranza.
Chi si muove con cautela e con obiettivi chiari tende sempre ad arrivare più lontano e con meno fatica, soprattutto se ha la testa sulle spalle piuttosto che delle gambe forti e agili.