Marcantonio Pindinello – Tristezza
Esci sole, ti prego. Voglio che asciughi le mie lacrime.
Esci sole, ti prego. Voglio che asciughi le mie lacrime.
Vorresti partire, andare via, ma sai che la valigia della tua vita sarà riempita dai ricordi, dai dolori, dalle sensazioni che ti hanno accompagnato e allora ti siedi e piangi perché capisci che la tua felicità non è data dal luogo, ma dalla forza di cambiare.
Tieniti pure, il tuo odio, il tuo potere, la tua grandezza di chi si crede…
La sofferenza non è una scelta… non si sceglie di soffrire come di non soffrire… è un emozione, anche se negativa, ma pur sempre un’emozione… e come tale non è controllabile… ci svegliamo e viviamo… l’unica cosa che possiamo controllare sono le nostre azioni… Quando il controllo ci sfugge di mano, ecco, è in quel preciso istante che cominciamo a soffrire… un errore, una scelta sbagliata… ciò che dovremmo fare è sbagliare il meno possibile, ma siamo esseri imperfetti e come tali ci tocca la nostra piccola parte di dolore… se siamo fortunati riusciamo a fare del male solo a noi stessi… se non lo siamo, e abbiamo un minimo di coscienza, il dolore ci tormenterà… e non saranno delle scuse a lavarci la coscienza…
Chi mangia il frutto della sofferenza ne riscontra l’immediato e dannoso effetto.
Nel dolore ho riscoperto me, quella parte che, nella più totale debolezza, ha saputo tirare fuori una forza mostruosa.Un salvare “me stessa” dalle macerie di un “terremoto” che aveva seppellito ogni emozione, quelle che oggi porto solo come ricordo nel mio grande cuore.L’immensità di ciò che ho vissuto e che mi ha travolto, mi ha fatto capire, ancora una volta, quanto larghe siano le mie spalle, e quanto grande sia il mio più totale essere.
Per comprendere la mia solitudine hai bisogno di capire, quanta magia e quanto di arcano, possa trovarsi nel tuo pregiudizio, che vuole cambiare la prospettiva dei miei malinconici sguardi.