Marcello Nocentini – Tristezza
Se ti senti solo, rivolgi nella notte il tuo sguardo al cielo con la Luna, sarà meno doloroso condividere la propria solitudine.
Se ti senti solo, rivolgi nella notte il tuo sguardo al cielo con la Luna, sarà meno doloroso condividere la propria solitudine.
Ci sono quei momenti in cui scoppi a piangere come un bambino, senza un preciso motivo. In macchina, in bagno, per strada. Tu e il tuo dolore, a sfidarvi con la rabbia negli occhi. Ed è massacrante. Perché il dolore è sempre un po più forte, e tu, sempre un po più debole.
Vorrei trovare un po’ di forza nella mia debolezza… Vorrei scovare un po’ di leggerezza nella mia fermezza… Permettermi di rimanere indietro, calpestare la mia stessa immagine…Perso il mio entusiasmo, cosa resta di me? La vittoria finale si apprezza solo se lungo il percorso si è messi difronte a delle scelte difficili, ma ora più che una battaglia persa, mi sembra di essere giunta al momento della resa…
Queste lacrime che sembrano fontane di cielo e la rabbia di non riuscire a prendere nelle mani l’azzurro.
I dolori non sono muri sulla quale poggiarsi ma muri oltre la quale sporsi.
Per quanto tu possa vivere bene, ci sarà sempre un momento in cui ti vestirai di un po’ di malinconia, anche solo per spezzare la routine, anche solo per capire quanta strada hai già percorso.
Non è facile improvvisarsi blocchi di ghiaccio quando si ha un cuore caldo. Finisce sempre allo stesso modo: ci si scioglie da soli, nell’angolo buio di una stanza.