Marcello Nocentini – Tristezza
Se ti senti solo, rivolgi nella notte il tuo sguardo al cielo con la Luna, sarà meno doloroso condividere la propria solitudine.
Se ti senti solo, rivolgi nella notte il tuo sguardo al cielo con la Luna, sarà meno doloroso condividere la propria solitudine.
Vorrei chiedere scusa a quell’uccellino che ogni mattina canta fuori dalla mia finestra, per non avere abbastanza saggezza da scordare i miei problemi al suo incantevole cinguettare.
Partire vuol dire lasciare il vecchio per prendere il nuovo; tornare significa non sentirsi capaci di vivere il nuovo senza il vecchio.
E poi manca, manca quell’abbraccio, quel bacio, quelle coccole, quel contatto che serve a mantenere vivo il cuore, manca quel pizzico di dolcezza che rende ogni battito una nota musicale, manca quella carezza che allontana la malinconia per lasciare spazio al sorriso, manca l’altra parte del cuore che serve a completare la vita.
Non è ora che dovete essere tristi. Siatelo quando sarete felici e penserete a quanto tempo avete passato a non esserlo.
Il dolore è intimo, esibirlo equivale a non averne rispetto.
Non c’è attesa per il nuovo anno che possa colmare l’attesa per gli anni passati.