Marco Giannetti – Carità
Prendersi cura dei poveri è un po come prendersi cura della nostra anima, poiché anche essa ha fame di amore.Anche essa ha freddo per l’indifferenza e per la cecità del cuore.
Prendersi cura dei poveri è un po come prendersi cura della nostra anima, poiché anche essa ha fame di amore.Anche essa ha freddo per l’indifferenza e per la cecità del cuore.
La tua dolcezza è disarmante, mi spogli, hai dissolto ogni barriera convenzionale nell’attimo in cui sei apparsa. Hai sciolto il mio sguardo in lacrime e alle tue domande non ho potuto fare a meno di rispondere… se non ti amassi mi faresti rabbia.
Non importa andare tanto lontano… c’è sempre qualcuno caduto nel pozzo vicino a casa tua, che ha bisogno di una corda per tirarsi su.
Mai diventar servi del comandare, ciò comporta grande pochezza nell’animo e la conquista di esser definiti dei “poveretti”.
Siamo molto più di quel che immaginiamo, siamo portatori sani di Gioia. Magari non saremo mai premiati per quelle piccole gesta di carità, gentilezze generose, amore gratuito che seminiamo lungo il nostro cammino, ma infondo noi lo sappiamo e non ci aspettiamo niente, quella gentilezza è parte del nostro esistere, un istinto naturale, è la luce sincera della nostra Anima, quella che scaccia via la notte dal cuore.
Chi offre carità dimenticando il cuore offre, sul piatto di chi la riceve, un gesto di morte verso la sua anima, il suo corpo e la sua mente.
Il tutto non guarda al niente.