Marco Giannetti – Dillo in quattro parole
Sceverati di tristezze superflue.
Sceverati di tristezze superflue.
La vita: quanto sacrificio!
In questo frastuono c’è l’eco di te… mi manchi, ma… sei in me.
Meglio uccisi che derisi.
Per le vicissitudini avute potrei parlare innumerevoli linguaggi ma preferisco restar muto ad esternare inutili tormenti.
Ti ho chiesto di non andar via, mi hai risposto: sei andato via tante volte tu.
Ho perso il cuore.