Marco Giannetti – Stati d’Animo
Ci sono momenti della vita in cui non vedi oltre il buio.Io so che hai il dono della luce e, anche se silente, ricevi la mia carezza… poi te ne farò altre mille appena usciremo insieme in una giornata di sole.
Ci sono momenti della vita in cui non vedi oltre il buio.Io so che hai il dono della luce e, anche se silente, ricevi la mia carezza… poi te ne farò altre mille appena usciremo insieme in una giornata di sole.
Ogni volta che inseguo la fiducia, mi perseguita il dubbio.
Mi domando dove alcune persone tengano i sentimenti che dichiarano di avere. Io li porto nel cuore e in base ad essi mi muovo e mi comporto. Non ho bisogno di giurare cambiamenti essi nascono spontanei e restano costanti. Non ho bisogno di dire “fidati di me”, dimostro di meritarmela quella maledetta fiducia. Se si cambia perché si ama, non si torna a “giocare” con il mondo. O ami o non ami. Beato chi ha questo concetto superficiale della parola “amore”, perché io ogni volta che dico che amo, mentre loro tornano a vivere e divertirsi io puntualmente muoio da sola come un cane nell’indifferenza di chi mi ha inflitto quel dolore.
Scusa per i miei modi, Scusa per i miei silenzi Scusa per la mia tristezza Per la mia riservatezza Ma ho imparato che Più ami più vieni feritoChe le delusioni rattristanoMa che i sentimenti uccidonoe allora capisco:Talvolta perdersi nei sogni è facileTalvolta dirsi addio è l’unica via.
Ci manca solamente chi ha saputo esserci. E continuerà ad esserci, anche dopo che sarà andato via.
Se immagino una vita fatta di colore,niente immagini in bianco e nero e niente dolore.La vorrei rossa come il fuoco e la passionemagari verde che di speranza non si può morire.Immagino una vita blu come il mareche ti abbraccia felice, senza farti malee chiedo luce ad un giallo che di sole si nutreper rinascere nuovo, pronto ancora a soffrire.Voglio l’acqua dal cielo più azzurro,pioggia tenue, fino al suo limitee neve bianca per immacolareogni singolo mondo e… in fondo, in fondomi tingo d’arancio e dei frutti più buoni.Ne traggo vantaggio per continuare questa mia emozione,per costruire il titolo di una canzone.Ora chiedo aiuto al nero, l’assoluto, il colore veroche cela in se tanta tristezza, morte, odio, mala delicatezza che scopro più rosa, copre infinequalsiasi cosa, mi lascio stringere da una vitache gioca lieta, feroce e poco nota a chi devegiudicare, quanto colore si può consumare per dipingereun sogno che deve ancora iniziare.Mi addormento, contento di sapere che dentroporto emozioni allo stato più puro,colorate, infinite e mai dimenticate,sono in cima all’arcobaleno e non mi sembra verodi finire così com’era iniziata.Immagino una vita fatta di colore,poche immagini in bianco e nero e poco dolore.Ti vorrei viva, per poterti abbracciare,per poterti cantare e per poterti ascoltare.
Tutti dicono “ti voglio bene” ma in pochi lo pensano realmente.