Marco Girau – Tristezza
Vorrei chiedere scusa a quell’uccellino che ogni mattina canta fuori dalla mia finestra, per non avere abbastanza saggezza da scordare i miei problemi al suo incantevole cinguettare.
Vorrei chiedere scusa a quell’uccellino che ogni mattina canta fuori dalla mia finestra, per non avere abbastanza saggezza da scordare i miei problemi al suo incantevole cinguettare.
Malinconica speranza di rivederti…
Mi sento vuota, non riesco a pensare, a scirvere, mi dico che è solo un momento poi passerà, che può capitare di perdersi tra i pensieri e annullarsi, che almeno una volta nella vita capita a chiunque di non aver voglia di fare nulla, ma il suono di queste parole che mi ripeto da giorni, suona falso anche alle mie orecchie.
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire “il dolore” degli errori.
Trattengo le lacrime, ma il cielo piange per me…
Stiamo affogando in un mare di indifferenza e superficialità, immersi, in un disumano silenzio, gli uni verso gli altri Sempre più il voler apparire, sempre meno l’importanza e il valore dell’Esistenza Rita@.
Abbiamo troppo da lottare ogni giorno per ricordarci quanto piacevole sia la vita. Si fa presto a dire che non si deve mollare, che la vita è preziosa, ma quale prezzo abbia una vita “in ginocchio” solo chi la vive lo sa.